Se la "moda" delle adozioni è il genitore single

Perché colpire negli affetti mamme e papà? Forse, va di moda il mono genitore, come ci spiega la Consulta che si allinea al politically correct

Se la "moda" delle adozioni è il genitore single
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l single può adottare. Una famiglia tradizionale, come si dice oggi con una punta di scherno, insomma composta da madre e padre, no. Non è una fiction ma la realtà che arriva da due provvedimenti pubblicati in simultanea: la Corte costituzionale apre, sia pure sul versante internazionale, alle adozioni da parte di persone che non sono sposate e anzi vivono da sole. Dall'altra parte, il Tribunale per i minori di Milano, come racconta il Giorno, toglie un bambino a una famiglia che l'aveva accolto in fasce. Doveva essere un affido ponte, come scandiscono a Palazzo di giustizia, ma poi il tempo si è dilatato e sono passati quattro anni.

Ora, improvvisamente, Luca (nome di fantasia) è stato ripreso, come fosse un pacco, e consegnato a un altro padre e un'altra madre. Uno strappo violento, nemmeno graduale, e dolorosissimo. Il tutto con una giustificazione tecnica che però trasuda ideologia: l'affido non può mai diventare adozione. Anche se si prolunga per quattro lunghi anni. I primi quattro anni di vita del piccolo.

Anche se quei genitori non hanno alcuna responsabilità, anzi si erano piegati con limpida gratuità ai tempi interminabili della burocrazia.

Ma se il tempo dei giudici supera e uccide quello del buonsenso e dei sentimenti, allora si dovrebbe fare un altro discorso: «Ok, quel padre e quella madre hanno amato senza pretendere nulla, ora quel bambino rimanga con loro».

Non è andata così. E non è la prima volta, perché ci sono affidi che si sono protratti e poi, quando ormai era troppo tardi, si è deciso di intervenire.

Perché colpire negli affetti mamme e papà? Forse, va di moda il mono genitore, come ci spiega la Consulta che si allinea al politically correct e fa prevalere il diritto del singolo ad avere un figlio su quello del figlio ad essere

abbracciato da due genitori. Un uomo e una donna, come è da sempre nella storia dell'umanità. Due no, uno si. Per un'antropologia rovesciata sull'altare di un presunto, molto presunto progresso che mette la legge prima della vita.

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