Ragusa - Un barcone con oltre 900 immigrati, tra i quali numerose donne e bambini, è stato soccorso in nottata a Sud di Capo Passero dalle motovedette della Guardia di Finanza. I profughi, provenienti dalla Libia e originari di paesi dell’area subsahariana, sono stati accompagnati a Pozzallo.
Maxi sbarco a Ragusa I profughi sono complessivamente 963, tra i quali circa 130 donne e una quarantina minori. Dopo essere stati accompagnati nel centro di accoglienza temporanea di Pozzallo in questo momento vengono smistati verso altre strutture a causa del loro numero elevato. Il barcone utilizzato per la traversata è un vecchio peschereccio in ferro di circa 25 metri. Due unità della Guardia di Finanza lo hanno intercettato a Sud di Capo Passero, l’estremo lembo meridionale della Sicilia. Alle operazioni di soccorso hanno partecipato anche alcune motovedette della Guardia Costiera.
L'accusa a Malta Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel corso dell’audizione davanti al comitato Schengen, denuncia ancora una volta un mancato soccorso da parte delle autorità maltesi: "Ancora una volta - ha detto Maroni citando un rapporto del dipartimento di Ps - le autorità maltesi hanno applicato in modo singolare le norme di diritto internazionale che disciplinano il soccorso in mare omettendo di intervenire in soccorso dei migranti in un contesto ad elevato rischio. È un altro brutto episodio. E poteva essere una tragedia". Il ministro ha raccontato che "le unità navali di La Valletta, infatti, pur presenti in mare, si sono limitate ad affiancare l’imbarcazione fino al suo ingresso nelle acque Sar italiane, a circa 22 miglia a sud di Capo Passero, limitandosi ad avvisare, solo allora, il comando generale delle Capitanerie di porto". Maroni ha poi affermato di aver segnalato "questo ennesimo episodio" alla Commissione Ue. "Io credo che l’Italia stia facendo più di quanto sia tenuta a fare per salvare vite umane. Quando c’è da salvare vite umane lo facciamo. Credo - ha detto Maroni - che la Commissione Ue debba intervenire perchè non è accettabile che alcuni Paesi Ue non applichino le norme internazionali che sono tenute ad applicare".
42mila clandestini nel 2011 Dall'inizio dell'anno sono sbarcati sulle coste siciliane, in particolare a Lampedusa, circa 42 mila immigrati. È il dato aggiornato fornito dal ministro dell’Interno durante una audizione davanti alla Commissione Schengen. Oltre 18 mila, gli immigrati arrivati dalla Tunisia.
"Dalle coste tunisine si sono tuttavia attenuati gli arrivi perchè l’accordo italo-tunisino firmato lo scorso 5 aprile - ha detto Maroni - funziona e ha interrotto i flussi massicci verso Lampedusa. Dalla Libia vengono in continuazione migranti". In particolare, molti sono di nazionalità somala, eritrea e comunque provengono da paesi del sub-sahara. Sono quindi in gran parte richiedenti asilo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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