
È appena iniziata una settimana che per molte regioni sarà pienamente primaverile: l'anticiclone africano sta gradualmente riconquistando il Mediterraneo con un aumento termico non indifferente ma attenzione a quanto accadrà già dal prossimo week-end con un netto cambiamento della circolazione atmosferica, il ritorno del maltempo con piogge e nevicate e soprattutto un trend successivo votato a un meteo molto instabile se non perturbato.
Sole e clima mite
Al Centro-Nord splende il sole e le temperature massime sono in aumento: nel corso della settimana sono attesi valori anche di 7-8°C superiori alle medie di questo periodo dell'anno e le temperature massime potranno toccare anche 20-22°C specialmente al Centro-Sud, fino a 16-18°C sulle grandi città del Nord. Colpa, o merito, dell'aria molto mite in risalita dal Nord Africa che darà il primo assaggio di primavera di questo 2025.
Si riapre la "Porta Atlantica"
Il bel tempo, però, ha i giorni contati: la prima data da segnare sul calendario è la Festa della Donna, sabato 8 marzo, quando una perturbazione atlantica arriverà da ovest provocando un netto calo termico ma soprattutto piogge, nevicate in montagna e fenomeni anche intensi. La primavera anticipata, di colpo, verrà spazzata su tutta la penisola iniziando dalle regioni centro-settentrionali. Questo vortice ciclonico è destinato a rimanere con noi anche all'inizio della prossima settimana ma le sorprese non sono ancora finite.
La tendenza successiva
"Dopo metà marzo arriverà un treno di perturbazioni sull'Italia: torna ad aprirsi dunque la 'Porta Atlantica'. In gergo meteorologico apertura della Porta Atlantica significa che non vi saranno grossi ostacoli per le perturbazioni in discesa dall'oceano affinché arrivino fin sul nostro Paese innescando intense fasi di maltempo", spiega Mattia Gussoni de Ilmeteo.it. Dopo l'8 marzo, occhi puntati intorno al 14-15 marzo quando si avrebbero anche correnti fredde e instabili che dall'Europa hanno tutta l'intenzione di colpire anche l'Italia.
Non è escluso un mix con aria mite in risalita da sud: a quel punto non sarebbe difficile assistere alla formazione di imponenti temporali in grado di provocare nubifragi. "Da segnalare anche la possibilità più che concreta di abbondanti nevicate sull'arco alpino. Secondo gli ultimi aggiornamenti i fiocchi potrebbero spingersi fin verso i mille metri di quota", ha aggiunto l'esperto.
Dunque, a parte per 4-5 giorni, ci attende un periodo piuttosto turbolento dal punto vista meteo con l'anticiclone che non ostacolerebbe più l'arrivo del maltempo. Come sempre diciamo in questi casi, si tratta di una linea di tendenza: oltre i sette giorni l'affidabilità previsionale cala drasticamente e saranno necessari nuovi aggiornamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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