Non c'è ancora alcuna via d'uscita: quando l'atmosfera intraprende una "strada" la mantiene anche per molto tempo come abbiamo sperimentato più volte, negli ultimi anni, con l'anticiclone africano. Stavolta si sta verificando la situazione opposta, ovvero un meteo votato a reiterate condizioni instabili e di maltempo. Anche nei prossimi giorni una parte d'Italia farà i conti con temporali di forte intensità e nuove grandinate come quelle che hanno colpito il Nord nelle ultime ore.
Arriva il ciclone temporalesco
"La prossima settimana si aprirà già da lunedì 27 con un ciclone carico di temporali, localmente pure intensi con elevata probabilità di grandine", spiega Mattia Gussoni, esperto de Ilmeteo.it. Le cause del maltempo italiano nascono da una vasta area di bassa pressione che si trova sulle Isole Britanniche la quale continua a inviare fronti freddi sul Mediterraneo. Lunedì, in particolare, massima attenzione al Nord-Ovest con nuovi acquazzoni e temporali in estensione martedì "al resto del settentrione e ai settori adriatici con piogge battenti ed un calo generalizzato delle temperature". Più ai margini Sud e Sicilia che vivranno comunque un week-end instabile, soprattutto sabato, con acquazzoni sparsi.
Nuovo forte peggioramento
Ma non è ancora finita qui perché nella seconda parte della settimana, secondo l'esperto, dovrebbe arrivare "un secondo e ben più insidioso fronte temporalesco, l'ennesimo di questa tribolata primavera". L'attenzione viene rivolta agli ultimi due giorni del mese di maggio, giovedì e venerdì, quando l'aria fresca instabile in quota e il calore accumulato nei bassi strati dall'irraggiamento diurno creeranno le condizioni per "lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare, localmente, forti colpi di vento e grandinate". Anche in quest'occasione, massima attenzione al Nord e alla Toscana che potranno ricevere gli accumuli più ingenti. Mancano ancora alcuni giorni per avere contezza delle zone maggiormente a rischio fenomeni di forte intensità causati dalla traiettoria delle correnti instabili.
La possibile svolta
Per un ritorno dell'alta pressione, probabilmente, si dovrà aspettare il primo fine settimana di giugno (1-2) quando l'anticiclone africano potrebbe riuscire a spingersi più a nord fino a proteggere anche le regioni settentrionali da un mese di maggio da record.
A quel punto sarà lecito aspettarsi "una maggiore stabilità atmosferica specie al Centro Sud e sulle due Isole Maggiori con un deciso aumento anche dei valori termici", conclude Gussoni. Dunque, l'estate poterbbe arrivare proprio in concomitanza con il suo inizio meteorologico (il 1° giugno), per quella astronomica dovremo aspettare ancora qualche settimana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.