Dopo un fine settimana che si annuncia ancora turbolento e freddo per l'arrivo di un nuovo impulso d'aria artica dal Nord Europa, la prossima settimana si rivedrà il famoso anticiclone africano che per qualche giorno spegnerà le velleità del maltempo riportando stabilità atmosferica con cieli in gran parte sereni (ma non per tutti) e un graduale aumento termico.
Cosa accadrà da lunedì
"La rimonta di un vasto anticiclone di origine africana, accompagnato da aria calda in quota, si espanderà sull'Europa centro-occidentale, bloccando sia le perturbazioni provenienti dall'Atlantico, sia le irruzioni di aria fredda in discesa dalle latitudini polari", spiega Mattia Gussoni, esperto de Ilmeteo.it. Come anticipato, vivremo una fase mite soprattutto in quota (Alpi) e sulle regioni centro-meridionali con una totale assenza di precipitazioni e valori diurni superiori alle medie del periodo.
Il rovescio della medaglia
Come molto spesso capita in inverno, antiticlone non è sempre sinonimo di bel tempo, anzi: la totale assenza di vento provocherà la formazione di foschie e nebbie in Val Padana che potranno persistere per gran parte della giornata. A essere più colpite da questo fenomeno saranno Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia-Romagna. Oltre a prestare particolare attenzione per la visibilità ridotta durante gli spostamenti stradali, ovviamente le temperature non registreranno alcun aumento e si manterranno piuttosto fredde anche in pieno giorno.
Stavolta, però, qualcosa di simile potrà accadere anche sulle zone costiere di Liguria e alta Toscana. "In termine tecnico queste vengono definite 'nebbie d'avvezione' o 'nubi marittime' e si formano a causa dello scorrimento di masse d'aria più calda e umida sopra la superficie fredda (per via della stagione) del mare", spiega l'esperto.
La durata dell'anticiclone
Ma quanto durerà quest'alta pressione di origine africana? Sembra che possa tenerci compagnia per tutta la prossima settimana dal 16 al 22 dicembre. "Per un cambiamento dovremo attendere verosimilmente i giorni a ridosso del Natale - conclude Gussoni - prende sempre più piede, infatti, l'ipotesi di una poderosa irruzione fredda in discesa dal Polo Nord in grado di riportare piogge e nevicate fino a bassissima quota".
Come abbiamo anticipato nei precedenti aggiornamenti, infatti, dopo questo periodo di stabilità proprio in concomitanza con Natale e Santo Stefano le condizioni meteorologiche in Italia potrebbero prendere una piega instabile e perturbata con precipitazioni da Nord a Sud e nevose in montagna. Come sempre in questi casi, vista la distanza dagli eventi, saranno necessari nuovi aggiornamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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