Il "metoo"dei bambini che recitavano nelle serie televisive

Sul festival di Cannes si sta abbattendo il "metoo" francese, la rivolta delle donne contro registi e attori approfittatori e ricattatori

Il "metoo"dei bambini che recitavano nelle serie televisive
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Sul festival di Cannes si sta abbattendo il «metoo» francese, la rivolta delle donne contro registi e attori approfittatori e ricattatori. Ma se c'è una cosa ancora peggiore degli abusi sulle attrici, sono quelli sui ragazzini e le ragazzine che lavorano nel mondo dello spettacolo. Se volete saperne di più potete vedere il documentario Quiet on Set: The Dark Side of Kids Tv disponibile su Discovery+. La docu-serie racconta l'atmosfera tossica e i presunti abusi subiti da chi lavorava sul set e dietro le quinte della famosa tv americana per ragazzi diretta da Dan Schneider nel corso degli anni '90 e dei primi anni 2000. Al centro c'è l'impero costruito dal produttore e showrunner Dan Schneider, curatore di programmi di successo per gli adolescenti in onda su Nickelodeon come All That e The Amanda Show. Secondo gli autori del documentario, su quei set c'erano abusi, sessismo, razzismo: questi comportamenti vengono ricostruiti con interviste ai principali membri del cast, agli scrittori e a chi all'epoca lavorava a Nickelodeon. Tra gli intervistati spiccano Giovonnie Samuels, Kyle Sullivan, Bryan Hearne, Katrina Johnson (foto), il regista Virgil Fabian, l'ex baby prodigio Drake Bell, e alcuni genitori che hanno tentato di difendere i propri figli.

Il documentario ha suscitato molto scalpore in America: dopo l'uscita il produttore Schneider (che non è stato accusato di forme di abuso fisico o sessuale) ha negato ogni accusa, sostenendo che tutto ciò che accadeva sui set era approvato dai dirigenti e che erano sempre presenti genitori, amici o tutori dei bambini.

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