Bascioni, bascioni. È la ventesima volta che sento la signora accanto nel Freccia rossa accomiatarsi al telefono con il suo bacioso affetto. Forse è una parlamentare o un avvocato, non so. Certo è una incontinente telefonica. Per non disturbare il prossimo non ha la suoneria ma poi declama per orate intere il suo rapporto d'amore con il cosmo e tutti ormai conosciamo la sua vita nei minimi particolari. Non riesci a leggere né a scrivere vicino a lei. Ti devi occupare delle sue scarpe che ha comprato stamani, della sua allergia al polline con la telecronaca dei sintomi; dove va stasera a mangiare, che dice Arturo, il suo povero sottoposto, marito o domestico non so.
Tu speri: ora arriva in zona gallerie e qui finalmente il telefono non prende. Il suo telefono invece prende, e se non prende, lei non capisce e continua a parlare e a distribuire bascioni. Se cade la linea, lei riprende e ridice la stessa cosa, la terza, la quarta volta; per sbrigarsi vorresti riassumere tu, voce fuori campo, le puntate precedenti. E prima di accorgersi che è caduta la linea, continua sorpresa a dire pronto, pronto, sei, sette volte. Ma non capisci, gallina, che è caduta la linea? O che è caduto il tuo ascoltatore sotto le raffiche della tua logorrea? E invece a te non cade mai la lingua, maledetta.
Impedito a svolgere qualsiasi attività, mi raccolgo in me stesso, chiudo gli occhi, cado in trance ferroviaria. Penso di alzarmi e sferrarle un pugno in bocca, magari facendole ingoiare la bestia, il cellulare. Pregusto la scena nei minimi dettagli, lei è una signora distinta, tirata a puntino. Sarà bello vederla ricondotta alla primitiva bestialità. Poi decido di alzarmi, le tolgo con rapida mossa il telefono e glielo butto via dal finestrino. La signora mi guarda interdetta, non ha parole, io le dico solo bascioni bascioni. Silenzio attonito nel vagone.
Lei chiama il capotreno, cerca solidarietà intorno ma la gente mi applaude come un giustiziere. Vivo la gloria del liberatore. Fino a che qualcuno mi dice: già visto il biglietto? Mi ero addormentato, sognavo. Torno alla dura realtà. La signora sta distribuendo per la quarantesima volta bascioni, bascioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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