Istituzioni, vip, gente comune: la città saluta Gino Strada, nato a Sesto San Giovanni 73 anni fa e poi cittadino milanese, insignito dell'Ambrogino d'oro nel 2001, proprio quando esplodeva la guerra in Afghanistan. «Regione Lombardia esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai cari di Gino Strada. Il suo lavoro e il suo impegno nel sociale non verranno mai dimenticati»: così il presidente lombardo Attilio Fontana. E il sindaco Giuseppe Sala: «Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano. Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai».
Anche la vicepresidente della Regione, e già sindaco, Letizia Moratti esprime «cordoglio per la scomparsa di Gino Strada, fondatore e anima di Emergecy. Un uomo che ha fatto della propria professione una missione a favore degli ultimi, portando con generosità nei Paesi più poveri e nelle zone di guerra l'eccellenza e la capacità di cura della medicina italiana. Sono certa che la sua opera non verrà meno ed anzi troverà ancor più motivazioni nei tanti volontari coinvolti in quasi 30 anni di attività». E il candidato sindaco del centrodestra, Luca Bernardo: «Apprendo con dispiacere della morte di Gino Strada. Le mie sentite condoglianze ai parenti e a tutti i suoi cari». Un altro ex primo cittadino, Giuliano Pisapia: «Gino Strada ha dedicato la sua vita a curare le vittime della guerra, della povertà senza mai fare distinzioni e non ha mai mancato di far sentire la sua voce per la pace e la giustizia. Emergency è la sua eredità e sono certo continuerà nella sua opera anche in futuro». L'Inter, squadra di cui Strada era tifoso: «Il club piange Gino Strada, grande uomo, la sua storia e il suo impegno restano indimenticabili per chiunque. Grazie di tutto». Mentre il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, annuncia: «Avanzo a tutti i gruppi presenti in Consiglio comunale la proposta di intitolare a Gino Strada, morto a 73 anni, un luogo pubblico della nostra città. Trattandosi di una personalità scomparsa da meno di dieci anni, chiederemo al prefetto una deroga. Strada, nato a Sesto San Giovanni e fondatore di Emergency, è stato, e continuerà a esserlo, un simbolo della nostra città. Per l'impegno, la passione e il grande amore che ha messo in tutte le sue attività in Italia e all'estero, riteniamo doveroso che il suo nome e il suo ricordo vengano incisi per sempre in un luogo pubblico di Sesto San Giovanni». Infine Massimo Galli, primario del Sacco, che con Strada ha condiviso gli anni dell'università: «Lui era del '48, io sono del '51, però io ero avanti un anno, quindi ci si è trovati abbastanza vicini anche durante il corso dell'università».
Il medico ha poi ricordato «i momenti vissuti insieme a quella grande figura che era Gino Strada, una delle intelligenze più vivaci che io abbia mai incontrato. È un vero peccato che se ne sia andato così presto, aveva ancora molto da poter fare».
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