Arrivano 732 milioni per allungare tre linee e mettere in pista M6

Via libera da Roma al maxi finanziamento. C'è M4 verso Segrate. Fondi per bus ecologici

Arrivano 732 milioni per allungare tre linee e mettere in pista M6

Milano incassa 732,2 milioni per allungare tre linee metropolitane e studiare la fattibilità della M6, la linea «rosa» che partendo da Quarto Oggiaro raggiungerebbe il quadrante sud della città fino al parco Lambro. É la fetta dei 4,7 miliardi di euro che il governo destinerà alle Città metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino per il potenziamento delle metropolitane a cui si aggiungono 1,7 miliardi totali per la manutenzione straordinaria della rete stradale (oltre 166 milioni arriveranno in Lombardia) e 1,9 miliardi per l'acquisto di autobus ecologici a zero emissioni, elettrici o a idrogeno, nelle grandi città con un alto tasso di inquinamento e in questo caso Milano «prenota» quasi 250 milioni per acquistare e mettere in circolazione 350 bus ecologici entro il 2026, i primi 96 da acquistare entro il 2024. É previsto dai tre schemi di decreto del ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, di concerto con il ministro dell'Economia Daniele Franco, che ieri hanno ricevuto l'intesa della Conferenza Unificata. Sono risorse messe a disposizione da Pnrr e legge di Bilancio. «Dopo l'intesa i decreti dovranno essere firmati e poi toccherà ai sindaci realizzare i progetti» puntualizza Giovannini.

Il focus sulle linee metropolitane. Dei 732,2 milioni assegnati in base allo schema di decreto a Milano ben 180 riguardano il progetto di prolungamento della M1 verso i quartieri Baggio, Olmi e Valsesia, 420 milioni per il prolungamento della M4 dall'aeroporto di Linate a Segrate e l'ampliamento del deposito Gallarate, 4 milioni e mezzo per lo studio della M6 e 5,5 milioni per il prolungamento della M3 San Donato Milanese-Asta Paullese.

«Il problema delle nostre città è che ci sono troppe auto ma non possiamo cancellarle attraverso un decreto, è evidente che in alcuni casi si possono mettere dei limiti, come Area B, possiamo coinvolgere i privati nell'offerta di mezzi in sharing ma poi il Comune deve lavorare soprattutto sull'allungamento delle metropolitane perchè in tempi normali entrano 600/700mila city users» afferma il sindaco Beppe Sala. É collegato in diretta con il ministro e i colleghi delle altre città coinvolte, compreso Gualtieri. Si è parlato spesso di fusione tra Atm e Atac a Roma, smentiscono l'ipotesi ma confermano volontà di fare sinergia su acquisti, bandi. «Il dg di Atm Arrigo Giana ora siede anche nel cda di Atac, una volta avrebbe fatto gridare allo scandalo - ammette Sala - ma è una collaborazione ed è giusto farlo, se avviene dopo tanta esperienza perchè no. Bisogna avere coraggio il di uscire dagli schemi, invito i colleghi a essere coraggiosi».

Il viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli, ex capogruppo della Lega a Milano, è «soddisfatto dell'esito della

Conferenza unificata e soprattutto dell'impatto che le ingenti risorse ripartite avranno sulla mobilità delle nostre città. Daranno impulso a interventi rimasti nel cassetto per troppo tempo, come quello della nuova M6».

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