Cartellone estivo culturalmente variegato in città, con mostre e musei sempre «aperti per ferie» (anche a Ferragosto) per milanesi, lombardi e anche per i turisti di passaggio. Il 2019 promette bene, con un 10 per cento di crescita media mensile di presenze rispetto al già buon andamento dell'anno precedente. Cinquecentomila i turisti in città lo scorso agosto: quest'anno l'agenda delle mostre è ancor più ricca e vedremo se, a settembre, l'aumento dell'offerta si tradurrà anche in maggiori biglietti staccati dai musei. Tra grandi classici, celebrazioni leonardesche e arte contemporanea ecco un vademucm delle mostre da vedere.
I CLASSICI
Per chi preferisce andare sul sicuro, non resta che buttarsi sulla pletora di esposizioni e iniziative dedicate al cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci. Si può cominciare dal Castello Sforzesco, con la visita della Sala delle Asse fresca fresca di restauro, procedere verso la mostra multimediale dedicata alla macchine di Leonardo in Galleria (apprezzatissima dagli stranieri) e continuare al Cenacolo (aperto, almeno sulla carta e al netto di scioperi, anche a Ferragosto) per terminare all'Ambrosiana. Se infatti la Biblioteca è chiusa per tutto il mese, la Pinacoteca ospita fino al 15 settembre Leonardo da Vinci. Studi e disegni del periodo francese dal Codice Atlantico mettendo in mostra 23 fogli risalenti al suo soggiorno presso la corte di Francesco I. Cura il progetto Piero Marani: garanzia di alto valore scientifico. Pochi passi e il cerchio si può chiudere al Museo del '900 dove, fino a settembre, «Lucio Fontana. Omaggio a Leonardo» mette in relazione tre disegni di battaglie e cavalli del genio rinascimentale ai lavori sugli stessi temi del grande artista del Novecento. Terminata la «scorpacciata» leonardesca, si può restare in zona entrando a Palazzo Reale per ammirare altri grandi classici della storia dell'arte: i Preraffaelliti della collezione della Tate Gallery di Londra. In mostra un'ottantina di opere, tra cui due icone come l'«Ofelia» di John Everett Millais e «Lady of Shalott» di John William Waterhouse, per la prima volta a Milano: un viaggio nell'affascinante «Medioevo contemporaneo» di questo manipolo di giovani inglesi che, a metà dell'Ottocento, si ribellò all'estetica e all'etica dominante.
SGUARDO CONTEMPORANEO
Restiamo a Palazzo Reale: di facile fruizione per tutti la colorata personale di «Ugo Nespolo. Fuori dal coro» (fino al 15 settembre), ben allestita negli Appartamenti del Principe al primo piano e scandita seguendo le tante declinazione del maestro biellese che è scultore, pittore, pubblicitario, grafico, maiolicista. Nella stessa sede espositiva anche le sperimentazioni ardite di «Nanda Vigo. Light Project» (fino al 29 settembre): un'antologica di un'ottantinta di opere dedicata all'artista milanese, oggi 82enne, che dagli anni Cinquanta gioca con la luce, la trasparenza e l'immateriale. Un'altra firma femminile di quegli anni si è dedicata a «Luce movimento», come recita il titolo della personale sul cinema sperimentale di Marinella Pirelli, in mostra fino al 25 agosto al Museo del '900. La grande arte contemporanea femminile è di casa al Pac dove Diego Sileo ha curato un'intensa personale dedicata a «Anna Maria Maiolino: O amor se faz revolucionario», 300 opere che traggono ispirazione dalla sua esperienza, di donna e artista, sotto la dittatura in Brasile negli anni Settanta e Ottanta. Avrebbe dovuto chiudere a giugno ma, visto il successo di pubblico, è stata prorogata fino a settembre. Al Mudec è di scena la pop art di Roy Lichtenstein con le sue «Multiple Visions» (fino all'8 settembre), un viaggio nella serialità dell'arte made in Usa con un allestimento azzeccato e, per chi ama la fotografia contemporanea, «Visible Invisibile» di Liu Bolin (fino al 15 settembre): una selezione di lavori del celebre artista cinese che si «camuffa» nel paesaggio per poi ritrarsi in foto. Mentre l'Ica è chiuso per tutto il mese e la Fondazione Prada attende settembre per lanciare la nuova attesa mostra di Wes Anderson, HangarBicocca si dimostra un approdo sicuro per chi cerca spunti non banali: «Remains», le suggestive installazioni materiche dell'indiana Sheela Gowda, sono esposte nelle navate fino al 15 settembre.
CHICCHE NELLE CASE MUSEO
Aperte (tranne a Ferragosto) anche due case museo che presentano due esposizioni-chicca: al Poldi Pezzoli di via Manzoni si celebra lo stile degli antichi tessuti copti risalenti ai primi secoli dopo Cristo (Immagini e simboli dell'Egitto Cristiano) mentre al Bagatti Valsecchi di
via Gesù arriva lo zoo di Toni Zuccheri, raffinato artista del vetro. Di galli e galline, upupe, civette e altri animali trasforma in una voliera colorata le camere del museo, visitabile anche ad agosto dalle 13 alle 17,45.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.