Lei, una donna svizzera di 51 anni, stava maneggiando del denaro. In realtà pochi soldi, qualche decina di euro. In pieno giorno (erano da poco trascorse le 12.30), davanti alla stazione Centrale, ovvero nella tristemente arcinota piazza Duca d'Aosta, però anche questo semplicissimo gesto può diventare pericoloso o comunque azzardato. Un senegalese 23enne che l'aveva notata, infatti, le si è avvicinato furtivo strappandole una banconota da 10 euro. E quando il compagno della donna, un 50enne italiano, ha tentato di reagire, l'extracomunitario lo ha minacciato con il coccio di una bottiglia. L'arrivo della polizia, avvertita nel frattempo dalla signora con il telefonino, ha però portato all'arresto del rapinatore che dai successivi controlli è risultato essere irregolare sul territorio nazionale.
«Nella maggior parte dei casi gli autori di reati a Milano sono extracomunitari irregolari nel nostro Paese e pluripregiudicati» precisa l'assessore alla Sicurezza, all'immigrazione e alla polizia locale di Regione Lombardia Riccardo De Corato. E prosegue: «Per tradurre le parole in numeri, in meno di tre settimane, dal 1° maggio a oggi, sono stati più di 60 i nordafricani arrestati, molti dei quali sono clandestini. E stiamo considerando solo quelli dei fatti considerati più salienti e che quindi sono stati segnalati dalla stampa».
Quindi De Corato si espone facendo una proposta sulla scorta del passato recente. «In media, ogni giorno a Milano finiscono in manette tre criminali provenienti dal continente africano - sottolinea ancora l'assessore regionale di FdI -. Perciò, sarebbe senza dubbio proficuo, dal punto di vista della sicurezza, riproporre a Milano la politica dei blitz della polizia, che, sotto la gestione dell'allora questore Marcello Cardona, nel 2017 blindava periodicamente la stazione Centrale e piazza Duca d'Aosta, controllando e perquisendo decine e decine di immigrati, con conseguente rimpatrio degli irregolari. Il 3 maggio uno di quei blitz in Centrale fruttò 26 fermi in attesa di espulsione o trasferimento nei centri di permanenza e tre arresti per spaccio. E il sindaco Beppe Sala rispose criticando i controlli perché, a suo parere, non concordati in anticipo: come se, prima di effettuare un blitz, si dovessero pure avvisare i clandestini».
Intanto, sempre la polizia, ha arrestato anche il secondo dei due 19enni responsabili della violenta rapina avvenuta in corso Genova a Milano nel pomeriggio di venerdì 29 aprile. I due, a bordo di uno scooter e a seguito di una violenta colluttazione, hanno rapinato del suo Rolex Daytona una 29enne italiana. Un barista, vista la scena, era intervenuto in soccorso della donna, che era riuscita a recuperare l'orologio di lusso e a rifugiarsi nel locale in cui lavorava l'uomo che l'aveva soccorsa, prima di essere trasportata al San Raffaele, da cui è stata dimessa con 15 giorni di prognosi per trauma cervicale. I due 19enni a quel punto hanno lasciato lo scooter per strada e sono scappati a piedi.
Una guardia giurata di 53 anni, che aveva assistito alla scena, è però riuscita a bloccare in via Cicco Simonetta uno dei 19enni, arrestato poi dalle «Volanti». Le indagini della Settima sezione investigativa dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (Upgsp) hanno permesso di identificare il secondo rapinatore, rintracciato e catturato a Napoli.
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