Assolombarda, online “Your Next Milano”: focus su donne e lavoro

Lanciata la nuova piattaforma digitale curata dal Centro Studi con analisi e studi dedicati agli asset di sviluppo della città metropolitana

Assolombarda, online “Your Next Milano”: focus su donne e lavoro

È online la nuova piattaforma “Your Next Milano” (https://yournextmilano.it/), lanciata da Assolombarda e curata del Centro Studi, ideata per ospitare analisi su Milano e su gli asset di sviluppo della città. Obiettivo: sviluppare un contenitore digitale di informazioni e dati a disposizione di istituzioni, imprese, cittadini, media, offrendo studi sulle tematiche più rilevanti dell’ economia mettendo a disposizione indagini e infografiche interattive che si possono scaricare e condividere anche sui canali social. Contenuti che sono integrati con “Genio & Impresa”, il web magazine di Assolombarda, che abbinerà ad ogni analisi pubblicata online racconti di impresa, interviste, opinioni, focus e articoli correlati.

Tra i focus già disponibili su “Your Next Milano” ci sono quelli sull’impatto della pandemia su mercato del lavoro, smartworking, economia, disuguaglianze, mobilità, attrattività. Le prossime analisi del Centro Studi che saranno pubblicate a partire da fine giugno con cadenza mensile, riguarderanno la smart city, quindi come Milano, alla luce della pandemia, interpreta e realizza la smartness urbana nel confronto con i benchmark europei; l’internazionalizzazione delle imprese e la loro tenuta competitiva in termini di export e di partecipazione alle filiere globali. Particolare attenzione sarà dedicata all’attrattività della città nel confronto globale verso i talenti, gli studenti, i turisti, gli investimenti esteri.

Il focus più recente è dedicato all’occupazione femminile durante la crisi pandemica, che mette in luce la minore perdita di occupazione delle donne a Milano nel 2020 rispetto agli uomini, in controtendenza rispetto a quanto accade a livello nazionale. Infatti, sono più di 5mila le donne che hanno perso il lavoro a Milano nel 2020 (-0,7% delle occupate), calo più contenuto di quello degli uomini (-1,8%) a differenza di quanto accade in Italia, dove è la componente femminile a soffrire maggiormente.

È l’effetto della struttura economica del territorio, che vede una forte presenza di donne in settori rilevanti dell’economia locale e che sono stati fondamentali nella pandemia, come la sanità e il commercio di beni essenziali oltre a una concentrazione delle donne in lavori a maggiore contenuto professionale dove è stato possibile un uso più esteso dello smart working di emergenza.
In secondo luogo Milano è da sempre una città che offre più opportunità lavorative alle donne rispetto al resto del Paese. Infatti, è la quarta provincia italiana dopo Trieste, Bologna e Bolzano per tasso di occupazione femminile: al 64,2% nel 2020, ben sopra la media nazionale del 49%.

Ma è ancora ampio il gap di genere: 9 punti percentuali distanziano il tasso di occupazione femminile da quello maschile, molti meno dei 28 punti nazionali ma ancora troppi rispetto ai benchmark europei. Infatti, rispetto alle regioni europee a maggior vocazione produttiva, la percentuale di donne occupate a Milano è in linea con Catalogna (65,0%) e Rhone-Alpes (65,7%), ma lontana dalle regioni tedesche, vicine al 75% (Baden Wurttemberg 74,8%, Bayern 75,8%).

Se guardiamo, tuttavia, al gap di genere, i 9 punti percentuali di Milano sono quasi il doppio della distanza tra occupazione maschile e femminile in Rhone-Alpes (5,2 punti) e comunque ben al di sopra di quello delle altre regioni benchmark, intorno ai 7 punti. L’analisi evidenzia anche come questa crisi si differenzia dalle passate per la crescita più rapida e consistente della inattività anche per effetto della sfiducia a trovare un impiego (leggi l'analisi completa).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica