La «manovra Atm» varata - dopo settimane di braccio di ferro - due sere fa al vertice tra sindaco e maggioranza scatterà il primo marzo o più probabile il primo aprile. Un piano di aumenti che porterà in cassa 50 milioni di euro in più all'anno, che scendono a 38/40 per il 2019 visto che si perdono i primi tre mesi. Il ticket singolo passa da 1,5 a 2 euro, si potrà viaggiare con lo stesso biglietto fino ai Comuni di prima fascia (da Sesto San Giovanni a Settimo Milanese, Cusano), scompare il biglietto interurbano che secondo l'assessore alla Mobilità Marco Granelli «favoriva l'evasione»
La rivoluzione non riguarderà solo Milano: entra in vigore dal prossimo anno il nuovo Sistema tariffario integrato del bacino di mobilità, basato sul principio delle corone concentriche rispetto ai centri di maggiore afflusso (ter sistemi a corone basate su Milano, Pavia, Lodi, ogni corona ha una distanza di 5 km) e il principio per cui si paga per l'uso. La proposta è stata approvata ieri dal comitato tecnico dell'Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino della Città metropolitana da Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. Data una serie di capisaldi ora ogni Comune può votare una serie di agevolazioni per i propri cittadini coprendo parte della spesa del servizio pubblico con risorse di Bilancio. E la delibera che la giunta intende porterà in aula entro novembre prevederà sconti e agevolazioni per circa 40 milioni.
I punti principali. L'abbonamento annuale rimane congelato (330 euro) e si potrà pagare a rate mensili di 27,5 euro. Aumentano il mensile (da 35 a 39 euro, l'11% in più), settimanale (da 11,3 a 17 euro), giornaliero (da 4,5 a 7 euro), carnet da dieci corse (da 13,8 a 18 euro). C'è il nodo anziani. Oggi rientrano nella categoria Senior le donne over 60 e uomini over 65, hanno diritto all'annuale a 300 euro e al mensile da 30. La cifra rimane la stessa ma potranno fare la tessera solo i pensionati. Un cambio che rischia di rendere più complesso l'accesso e ridurre la platea, posto che i baby pensionati (che invece ne godranno in anticipo) sono sempre meno. Il sistema non è retroattivo: chi ha già una tessera Senior potrà ricaricarla alla stessa tariffa. Viene confermato l'abbonamento off peak (da 170 e 16 euro) che permette agli anziani di girare sui mezzi dopo le 9,30 - è scelto dal 70% dei Senior - e viene abolito l'odioso limite orario almeno in superficie. Salvo l'abbonamento da 50 euro all'anno per i disoccupati e viene esteso a chi ha reddito Isee sotto i 6mila euro, congelato quello per gli under 26 (200 euro all'anno e 22 al mese). I minori di 14 anni potranno girare gratis anche senza accompagnatori. «Avranno una tessera a vista - precisa Granelli -, sarà un vantaggio per le scuole che finora erano costrette ad acquistare il ticket per tutta la classe o affittare il pullman».
Il via slitta da gennaio a fine marzo perchè insieme partirà il biglietto elettronico unico per mezzi Atm, Trenord e ferrovie. «Il Sistema integrato diminuisce le diseguaglianze che fino a oggi hanno limitato l'uso dei mezzi da parte dei pendolari, non esistevano ad esempio abbonamenti anziani o giovani, questo dovrebbe diminuire il traffico verso Milano» secondo Granelli. Convinto che la tariffa bloccato aumenterà gli abbonati annuali. Oggi il 70% dei viaggi avviene con tessera ma gli annuali sono un terzo.
Sala approva la mediazione raggiunta coi ribelli Pd. «L'aumento nasce dalla necessità di tenere su i conti, già oggi il saldo negativo è di 91 milioni e sta crescendo per M5 e poi M4. Era doveroso anche tutelare le fasce deboli».
Niente da fare per chi chiedeva il biglietto breve, «ragioneremo per il 2020, potrebbe essere una tessera a scalare. E valuteremo anche sconti per chi si impegna a fare abbonamenti biennali e triennali». É «un aumento attenuato, i milanesi che viaggiano capiranno, basta andare all'estero per vedere quanto costano i mezzi».
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