"Azzerare un trimestre a ristoranti e negozi inquilini del Comune"

Battaglia Fi-Fdi anche sugli spazi Atm e Mm. "I proprietari privati sono stati più sensibili"

"Azzerare un trimestre a ristoranti e negozi inquilini del Comune"

Palazzo Marino ha appena pubblicato un bando per alleggerire l'affitto alle associazioni che hanno sede in spazi comunali. Benissimo. Il pacchetto è corposo, 700mila euro che provengono dal Fondo di mutuo soccorso (quindi soldi donati dai privati per far fronte all'emergenza Covid). Peccato, denunciano però il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale e di Fdi Andrea Mascaretti, che la giunta Sala abbia dimenticato tanti altri inquilini in difficoltà. Sono i commercianti, disperati dopo il secondo lockdown. «Tutto il settore dei negozi e degli esercizi commerciali che hanno spazi negli immobili del Comune rimane abbandonato - avverte De Pasquale -. Tutti gli operatori, piccoli e grandi, hanno confermato che gli affitti a Milano sono la principale voce di spesa fissa, quella rischia di portare alla chiusura centinaia di attività e, di conseguenza, alla perdita di posti di lavoro». Ma il Comune, prosegue, «pur essendo soggetto pubblico, non ha avuto la stessa sensibilità e lungimiranza di proprietà private, ad esempio Generali, che hanno già scontato i canoni o intere rate dell'affitto ai commercianti in crisi. La giunta non si è posta nella logica di salvare queste attività rinunciando per causa di forza maggiore a una parte degli affitti dovuti, ad oggi ci sono state solo delle dilazioni di pagamento». Con un emendamento all'assestamento di Bilancio che approderà a breve in aula Forza Italia chiederà quindi di «annullare un trimestre di affitto a tutti gli inquilini commerciali del Comune, una cifra che rappresenta meno dell'1% del Bilancio».

La quota degli affitti che fa capo direttamente al Comune ammonta a circa 55 milioni di euro all'anno, un trimestre equivale intorno ai 13 milioni. La parte maggiore arriva dagli spazi in Galleria ma ci sono tantissime attività sparse nei quartieri. E la richiesta sarà di estendere lo stesso sconto ai bar e ai negozi che lavorano in spazi delle società partecipate. «Atm ad esempio ricava 4 milioni dai negozi nei mezzanini - riferisce De Pasquale -, c'era già la disponibilità a scontare due mensilità. Ci sono i negozi di vicinato che affittano spazi Mm nei quartieri popolari o quelli del Pio Albergo Trivulzio». L'assessore al Bilancio Roberto Tasca aveva bocciato la stessa proposta avanzata già dopo il primo lockdown, sosteneva che senza una norma ad hoc da parte del governo il Comune si esporrebbe al rischio di ricorsi alla Corte dei Conti. «Ma siamo di fronte a una causa di forza maggiore, nessun rischio - secondo De Pasquale - e visto che al governo c'è il Pd, se il sindaco non è riuscito ad ottenere il permesso da marzo forse è ora che punti i piedi».

Mascaretti peraltro fa presente che il sindaco potrebbe «prendere esempio da Firenze, città amministrata dalla stessa maggioranza di sinistra ma che ha provveduto da tempo a sospendere per 4 mesi i canoni d'affitto degli immobili commerciali di proprietà del Comune». Anche Fdi si batterà in Consiglio, «chiederò l'azzeramento dei canoni d'affitto per marzo-dicembre 2020 negli commerciali comunali e delle partecipate e di ridimensionare fin da ora i canoni previsti da contratto per il 2021. Se chiudono le piccole attività rischiamo l'effetto Bronx in molte periferie».

Mascaretti suggerisce anche una strada per ottenere fondi extra: «Comune e Atm hanno numeri da influencer sui loro siti e sui canali social. Li aprano alla pubblicità, con i soldi incassati dagli spot si possono alleggerire gli affitti e aiutare tante altre categorie in difficoltà».

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