Beffati i carabinieri: una coppia di ladri evade dalla caserma

Beffati i carabinieri: una coppia di ladri evade dalla caserma

Un po' «Fuga da Alcatraz», un po' «Prendi i soldi e scappa». Perché c'è al tempo stesso qualcosa di molto serio e molto comico in due giovani tunisini appena arrestati che riescono a scappare da una cella di sicurezza di una caserma dei carabinieri, sgusciando da una finestrella larga cinquanta centimetri, passando dal cortile (uno dei due indossava pure delle vistose scarpe gialle, una calzatura non propriamente raccomandata in caso di evasione), scavalcando l'alto muro di cinta e facendo perdere le proprie tracce. E così i due stranieri, che di lì a poco dovevano essere traferiti a San Vittore, sono tornati in libertà. Non si tratta, per fortuna, di due pericolosi criminali, ma di una coppia di borseggiatori da mezzo pubblico come ce n'è fin troppi a Milano. E probabilmente anche per questo la soglia di attenzione da parte delle forze dell'ordine non è stata sufficiente a scongiurarne la fuga. Una magra consolazione, ma tant'è.
La beffa ai militari è andata in scena nella notte tra venerdì e sabato scorso dalla caserma di via Vincenzo Monti, ma dell'episodio si è saputo solo ieri, dopo che l'agenzia di stampa Omnimilano ha lanciato in rete la notizia. Da parte loro, i carabinieri del Nucleo radiomobile - che occupano gli edifici di via Monti - hanno preferito inizialmente non confermare, salvo poi arrendersi all'evidenza. Sì, due tunisini erano scappati dalla cella di sicurezza. E ovviamente, sarà premura dei militari assicurarli nuovamente e quanto prima alla giustizia.
I due stranieri - uno di 27 anni, l'altro di 24 - sono stati arrestati venerdì sera con l'accusa di rapina, dopo aver strappato il cellulare a un giovane italiano su un autobus della linea 50 ed essersela data a gambe, salvo poi finire in manette poco più tardi, rintracciati proprio da una pattuglia del Radiomobile. I tunisini sono stati portati in carserma per il verbale e il fotosegnalamento. E come da prassi, i due arrestati sono stati poi messi nella cella di sicurezza in attesa del trasferimento nel carcere di San Vittore e del processo per direttissima.
Ma quando è arrivata l'ora del trasferimento del penitenziario, i carabinieri che sono andati a prelevarli si sono trovati di fronte a una brutta sorpresa. Cella vuota, finestrella forzata e aperta, e dei due tunisini nemmeno l'ombra. La coppia di stranieri, entrambi di corporatura piuttosto esile, erano evidentemente riusciti a sgattaiolare dalla piccola aperturta della camera di sicurezza, erano usciti nel cortile della caserma senza che nessuno li vedesse, avvicinarsi al muro di cinta, arrampicarsi e scavalarlo eludendo i controlli che - di norma - sono più che stringenti. Una piccola falla nel sistema di sicurezza della caserma che ha provocato non poco imbarazzzo tra i militari.

Ovviamente, la ricerca dei due evasi è iniziata subito, ma finora senza portare a risultati. Anche la Procura, con il pubblico ministero Luca Gaglio, ha aperto un fasciolo. Per i due tunisini, di sicuro, non finisce qui.

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