Tanto tuonò che non piovve. Non ci sarà la «militarizzazione» temuta dalla sinistra ma un controlli a campione con i metal detector di chi entra a Palazzo Marino e il deposito dei documenti all'ingresso. Dopo il blitz d Casapound in consiglio comunale giovedì scorso, seguito dagli scontri con i centri sociali che stavano manifestando all'esterno per chiedere al sindaco di concedere la residenza a tutti i migranti (domani torneranno alle 16 in piazza Scala) il sindaco aveva sollevato - anche - la questione di una maggiore sicurezza a Palazzo Marino, chiedendo un incontro a prefetto e questore per adottare le misure più opportune. Sono seguiti giorni di scontri tra una sinistra contraria alla «militarizzazione» del Comune e il centrodestra che consigliava a Sala di copiare semplicemente il modello Regione, dove da anni i visitatori devono registrare i documenti d'identità (o la tessera sanitaria) all'ingresso, passare borse e zaini sotto gli scanner e superare i tornelli. Il sindaco e l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza hanno partecipato ieri a un breve vertice in prefettura. Palazzo Marino non sarà «blindato», i vigili saranno dotati di meta detector per controlli a campione e tutti i visitatori - anche chi partecipa a convegni o ai tour guidati e non più soltanto che partecipa al consiglio nell'area riservata al pubblico - dovranno mostrare i documenti alla reception. «Vogliamo fare le cose per bene dal punto di vista della sicurezza, ma l'idea è quella di tenere Palazzo Marino aperto perchè sia il cuore della città - afferma Sala -. Doteremo i personale di vigilanza con metal detector portatili come spesso avviene negli uffici pubblici, per questo saranno necessari un paio di vigili in più» oggi sono già venti suddivisi su più turni e almeno «qualche persona alla reception in più - pensiamo quattro addetti - per il controllo documenti. Partiremo con rapidità». E per evitare di entrare nelle polemiche dell'aula, Sala e l'assessore Rozza precisano che riferiranno in consiglio sulle decisioni adottate all'esterno ma «la competenza dentro e sugli uffici di via Marino spetta a Ufficio di presidenza e capigruppo, ci diranno loro se vogliono un rafforzamento dei controlli».
Il prefetto precisa che saranno «misure normali per gli uffici pubblici ai tempi d'oggi, e abbiamo colto questa occasione ma ne avremmo discusso a settembre perchè oggi le esigenze sicurezza richiedono questo tipo interventi». Soddisfatto Gianluca Comazzi (Fi): «Recepite le nostre proposte».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.