"Delinquenza e immigrati". Baby gang straniere in cella

La polizia arresta i 5 della "banda della catenina". De Corato: "Il 45% dei detenuti è di origine araba"

"Delinquenza e immigrati". Baby gang straniere in cella

«Il bollettino di guerra di Milano andrebbe aggiornato come il contatore dei vaccinati in Italia. Ogni ora si susseguono notizie di cronaca nera. Serve partire subito con la mappatura delle criticità in Commissione sicurezza come proposto e approvato dal consiglio comunale su iniziativa di Fratelli d'Italia. Bisogna sentire i comitati e iniziare a dislocare nuovi presidi di forze dell'ordine. Altrimenti a Milano in strada a vincere sarà sempre il più forte. E i diritti dei cittadini perderanno. La sinistra scende in piazza per protestare (contro se stessa?)» dichiara senza mezzi termini Riccardo Truppo, capogruppo di Fdi a Palazzo Marino dopo gli ultimi arresti della polizia in città. La squadra investigativa del commissariato di Porta Genova, infatti, ha appena arrestato la «banda della catenina». Che - composta da un egiziano, due tunisini e due marocchini tra i 18 e i 22 anni - ha messo a segno sedici colpi tra giugno e ottobre dell'anno scorso lungo la Darsena e sui Navigli. Strappando alle vittime, dopo averle circondate e minacciate anche con cocci di vetro, vestiti, gioielli e telefonini. Un vero e proprio branco, insomma, capace di minacce e violenti pestaggi. Tre dei ragazzi arrestati sono finiti in carcere, due agli arresti domiciliari.

«Un'altra banda araba di delinquenti - puntualizza l'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato -. Una notizia che conferma, anche se molti tentano di negare, che nella nostra città esiste un grave problema di delinquenza legata al fenomeno immigratorio. Gli arrestati sono recidivi e quindi già noti alle forze dell'ordine. Quello che lascia ogni volta basiti è come extracomunitari pluripregiudicati possano continuare a soggiornare nel nostro paese».

Che esista un fenomeno di delinquenza legato all'immigrazione, non necessariamente clandestina, secondo De Corato, lo direbbero chiaramente i numeri delle persone in custodia presso le carceri lombarde.

«Basti pensare che al 31 gennaio 2022, su un totale di 7898 reclusi, 3574, cioè poco meno della metà (il 45%) sono stranieri - fa sapere l'assessore regionale -. Se poi entriamo nel dettaglio della provenienza geografica extracomunitaria di questi ultimi è facile rilevare come la parte del leone la facciano quelli di origine marocchina con 994 individui pari a poco meno del 30% (27.8% precisamente) della quota stranieri. Nel solo carcere milanese di San Vittore su 937 persone detenute, sono ben 561 gli stranieri pari al 60% del totale».

E, a proposito di bande di giovani e giovanissimi bloccate dalle forze dell'ordine, a Saronno i carabinieri hanno arrestato sei ragazzini. Due di loro sono addirittura tredicenni (e quindi non imputabili), mentre gli altri, su richiesta del tribunale per i minorenni di Milano, sono finiti ai domiciliari.

I ragazzi, il 5 ottobre scorso, avevano assalito dei coetanei in pieno centro, in corso Italia. E dopo aver finto di dover cambiare delle banconote, li trascinavano con una scusa in una strada più defilata per farsi consegnare quanto tenevano in tasca, minacciandoli e, se serviva, anche assalendoli.

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