Giornata nera per chi viaggia in aereo. Domani scatta lo sciopero di 24 ore negli aeroporti lombardi e il traffico sarà pressoché paralizzato sia a Linate sia a Malpensa. I voli potranno subire cancellazioni o, se va bene, ritardi. L'agitazione coinvolge sia i lavoratori di Sea sia quelli di Sea Handling ed è stata proclamata da tutte le sigle sindacali. Il 40% dei dipendenti è stato comunque precettato per poter garantire i voli nelle fasce protette.
Per prevenire disagi ed attese a vuoto, la società di gestione degli scali milanesi invita i passeggeri a contattare la propria compagnia aerea per ricevere informazioni sul volo. Dal canto suo Sea fornirà informazioni sull'operatività degli aeroporti in tempo reale sul proprio canale twitter MiAirports e sui siti degli aeroporti e attraverso il call center a disposizione dei passeggeri al numero 02.232323.
In contemporanea al blocco dei voli, i lavoratori si riuniranno in presidio davanti alla prefettura. L'obbiettivo è salvare il 2.300 dipendenti che rischiano il posto di lavoro. Se l'Unione europea dovesse confermare la maxi multa da 360 milioni di euro per i presunti aiuti di stato a Sea Handling, allora per la società che gestisce il movimento merci e persone sarebbe la fine e così anche per chi ci lavora.
Lo sciopero vuole quindi suonare come un monito al consiglio di amministrazione di Sea Handling, riunito per approvare il bilancio da presentare all'assemblea degli azionisti di fine di giugno. «Se gli amministratori decideranno di accantonare i 360 milioni per fare fronte alla sanzione, ci troveremmo di fronte alla liquidazione della società» temono i rappresentanti di Filt Cgil. Dal primo giorno ci siamo mossi perché il cda decida di non accantonare quel fondo evitando così il fallimento».
La tensione è parecchia nei due aeroporti lombardi e non solleva granché gli animi il fatto che il Tar lombardo abbia accolto la richiesta di sospensiva della multa presentata dal Comune di Milano. Per fermare il salasso servirebbe ben altro. Servirebbe una sentenza del Tribunale Europeo che sospenda definitivamente la sanzione. Tuttavia, il fatto che il tribunale amministrativo regionale abbia accolto la richiesta di sospensiva significa che «la strada è quella giusta per vincere la battaglia pro lavoratori».
Per questo domani, dalle ore 11 alle 14, i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil saranno in sit in davanti alla prefettura, chiedendo di essere ricevuti e di far arrivare un messaggio ai ministeri romani. «A questo punto - spiega Antonio Ciraci (Cgil) - chiediamo intervenga direttamente il Governo. Già i nostri segretari generali hanno chiesto un incontro al ministro agli Affari europei, Enzo Moavero, e al ministro ai Trasporti, Maurizio Lupi».
I lavoratori chiedono, insomma, che il caso della Sea Handling diventi una questione nazionale, italiana.
«Il governo faccia capire all'Unione europea - spiegano i sindacati - che con quella maxi sanzione assurda ammazzerebbe un'azienda che ha faticato parecchio per risollevarsi». La risposta del tribunale di Bruxelles è attesa per la fine di giugno e solo allora si potrà capire se la società è salva o meno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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