Le quote mensa non pagate nell'anno scolastico 2012 -2013 ammontano a 5.271.607 euro. Quelle non corrisposte dalle famiglie fra il 2013-2014 arrivano a 5.162.371 euro. In sostanza, in un anno il Comune ha recuperato solo 109mila euro: meno di Corsico in termini assoluti, un niente se proporzionato al numero di abitanti. Restano 14.500 le famiglie in debito con il servizio di ristorazione scolastica. Una cifra troppo elevata da recuperare facilmente. Il mandato di Pisapia si conclude senza aver risolto la piaga dei furbetti della mensa. Senza aver raggiunto quel popolo di evasori di cui oltre 7mila appartengono alla fascia più ricca della città. Quelli per cui 24 euro di mensa per i figli non intaccano minimamente nel bilancio mensile. E sono gli stessi rappresentanti del Pd a rendersi conto del clamoroso fallimento. «Serve un cambio radicale nel recupero delle insolvenze - sprona il consigliere Maria Anna De Censi - È evidente che le cose così non funzionano. E tra l'altro, visto il costo dei pasti, l'evasione non è giustificata in alcun modo, a nessun livello di reddito». «C'è la percezione - commenta la consigliera Maria Rosaria Iardino - che tanto il Comune non farà mai pignoramenti o altro verso chi non paga. La gente che se ne frega, può farlo. Vorrei almeno sapere che tipo di azione è stata fatta per gli evasori delle fasce alte». Il piano di recupero crediti impostato dal Comune è un po' deboluccio: si sta ancora lavorando sull'anagrafica, cioè sulla tracciabilità delle famiglie che non pagano da anni. Come? Obbligando i genitori all'iscrizione on line che, se non altro, permette di avere indirizzo mail e recapito. Ma il passo per riscuotere gli oltre 5 milioni di euro non è immediato. Più le cose procedono a rilento, più è facile che decadano i termini per poter ancora pretendere il pagamento degli arretrati. Un esempio: gli importi che non possono più essere riscossi per decorrenza dei termini di prescrizioni ammontano a 1,6 milioni di euro in base a dati aggiornati alla fine del 2011. Che il sistema di riscossione quote non funzioni lo dimostra un altro dato: 15.700 debitori cronici non hanno mai ricevuto a casa un sollecito di pagamento. Il che significa 4,8 milioni di quote mai richieste.
Pisapia lascia la patata bollente in mano al prossimo sindaco. Le uniche mosse impostate consistono in una informatizzazione della prenotazione giornaliera dei pasti e nello studio di un sistema che permetta il pagamento prepagato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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