Fuorilegge quattro scontrini su 10

Fuorilegge quattro scontrini su 10

È un vizio di molti - troppi - commercianti, ed è difficile da sradicare. Un'«allergia» agli scontrini assai diffusa tra i negozianti. Per l'esattezza, in Lombardia una ricevuta su quattro tra quelle controllate dalla Guardia di finanza nel corso del 2013 è risultata irregolare. Detto in numeri: 17.831 scontrini fuorilegge su 46.500, quasi 4 su dieci. E per fare i furbi della cassa ci vuole poco: o si batte un importo inferiore rispetto a quello realmente pagato dal cliente. Oppure non si batte per nulla. E il Fisco è servito.
Ma è appunto per questo, in una Paese ad alta densità di evasori come l'Italia e in una regione ricca come la Lombardia, che operano le fiamme gialle. E il consuntivo di fine anno della Gdf è uno spaccato sulle pratiche illegali più in voga a Milano e dintorni. Partendo, ovviamente, dai reati fiscali. E così si scopre che lo scorso anno la Finanza ha individuato 20,3 miliardi di mancata dichiarazione ai fini delle imposte dirette e altri 880 milioni di Iva evasa, con 3.246 responsabili di illeciti fiscali, 817 evasori totali e 94 persone arrestate. I reati più diffusi? Dichiarazione fraudolenta attraverso fatture per operazioni inesistenti (881 casi), dichiarazioni infedeli (225), omesse dichiarazioni (526), occultamento o distruzione di documenti contabili (437). E dei 20 miliardi di imponibile recuperato a tassazione, circa il 50 per cento è emerso nel corso di attività di contrasto all'evasione fiscale internazionale. «La Guardia di finanza - commenta il generale Sebastiano Galdino, comandante regionale - ha impiegato ogni risorsa operativa per tutelare l'economia legale e il corretto funzionamento delle regole di mercato, anche per il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale». Tra gli evasori, poi, c'è anche chi ha provato a portare illegalmente all'estero i capitali. Sono stati 123 i milioni intercettati alle frontiere nel corso del 2013, e di questi 43 sono stati sequestrati. E non si tratta più solo di «spalloni». Al valico ferroviario di Chiasso, su un treno regionale in arrivo dalla Svizzera, una pensionata tedesca di 80 anni è stata fermata con 95mila euro nascosti sotto la cintura e nella biancheria intima. Mentre a Como le fiamme gialle hanno intercettato un'allegra famigliola - marito, moglie e tre figli - nella cui macchina erano nascosti 12 lingotti d'oro, per un peso di 110 chili e soprattutto un valore di 4 milioni e mezzo di euro di euro.
E da tutelare, ovviamente, ci sono la casse pubbliche. Le fiamme gialle hanno denunciato in Lombardia 675 truffatori, che hanno ottenuto dallo Stato fondi pubblici a cui non avevano diritto.

Nel dettaglio, le indebite percezioni scoperte dalla Gdf hanno riguardato i fondi destinati alle politiche agricole per 191 milioni di euro e conseguente denuncia di 27 soggetti; i fondi previdenziali e assistenziali per 90 milioni di euro (147 le persone denunciate); le prestazioni sociali agevolate, ossia le agevolazioni sulle locazioni immobiliari, le rette e le mense scolastiche, per 372mila euro (con la denuncia di 25 falsi poveri); la spesa sanitaria, ovvero soggetti che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni sanitarie agevolate per quasi 768mila euro.

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