Giovane ebreo aggredito "Sputi e insulti da arabi. Nessuno è intervenuto"

È accaduto in pieno giorno in Piazza 24 Maggio. La comunità ebraica di Milano è molto inserita nel tessuto della città

Giovane ebreo aggredito "Sputi e insulti da arabi. Nessuno è intervenuto"

Sputi e insulti. Accade a Milano, nel 2022, che un giovane italiano sia aggredito perché ebreo. Aggredito senza neanche un pretesto, per ragioni di puro antisemitismo e nell'indifferenza generale.

È accaduto a un professionista milanese, un giovane conosciuto e stimato da molti, nella comunità e non solo, che ha voluto raccontare tutto, spaventato per sé e per ciò che questo episodio significa: «Oggi ore 17.50 - ha scritto venerdì sera - Milano, Corso San Gottardo-Piazza 24 Maggio. Yeudì? (ebreo, ndr) Sì. Pioggia di sputi (su di me) e qualche "vaffanculo": sono due arabi che stavano per essere raggiunti da altri due». «Gli altri passanti fingono di non vedere - prosegue il racconto - Io corro, loro accennano a inseguirmi ma desistono subito. Qualche pensiero al famoso "virus che muta", l'antisemitismo. Che dire? Shabat shalom, sempre e comunque».

Un fatto inquietante, che rimanda fra l'altro a quanto successo nel 2017 in piazza Cavour, quando durante una manifestazione animata dai centri islamici, un sit-in «per la Palestina» (ma in realtà contro Israele e contro gli Usa) partì un coro: «Ya Yahud, jaish Muhammad saya ud», ovvero «Ebrei, l'armata di Maometto ritornerà».
Daniele Nahum, già vicepresidente della Comunità ebraica di Milano e presidente dei Giovani ebrei d'Italia - oggi consigliere comunale del Pd - ha preso subito posizione sull'accaduto, spiegando di conoscere il ragazzo vittima dell'aggressione e di essersi messo in contatto con lui. «È una persona credibile e bisogna prendere spunto da quello che gli è accaduto» ha detto, precisando che «bisogna accertare bene i fatti». «Il virus dell'antisemitismo è sempre presente nelle nostre società - ha aggiunto - e bisogna trovarne gli antidoti».

«Purtroppo questi fatti sono aumentati molto - ha commentato il presidente della Comunità ebraica Walker Meghnagi, interpellato dal Giornale - sono bande di ragazzini, gli stessi che girano per Milano e disturbano parecchio o fanno

di peggio. Bisognerebbe rafforzare i presidi della sicurezza, in particolare nelle ore serali, per salvaguardare i cittadini, in particolare le ragazze, perché spesso sono da sole in giro e sono quelle rischiano di più».

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