La colonnina di mercurio si abbassa e bisogna dare un tetto e pasti caldi a chi è senza fissa dimora. Palazzo Marino ha stanziato un milione e 300mila euro - di cui 340mila provenienti da finanziamento statale - per il piano di servizi per i clochard di questo inverno.
Secondo le ultime rilevazioni, a Milano sono circa 2.300 le persone senza fissa dimora. Gli accordi tra Comune ed enti vari del terzo settore garantiscono fino a 2.700 posti letto. La fetta più grossa - 1.225 letti - è assicurata dal cambio di destinazione d'uso di alcuni immobili, come quello di via Sammartini adiacente all'Hub della Stazione Centrale. Qui verranno anche registrati i dati delle persone assistite: a ciascuno verrà data una tessera identificativa, che servirà anche agli operatori della rete sociale per eventuali approfondimenti e interventi sul singolo caso. Perché l'obiettivo, spiega la nota di piazza Scala, non è solo toglierli dalla strada con le unità mobili notturne ma anche «il recupero psico-sociale o l'inserimento lavorativo» dei senza fissa dimora. Altri 700 letti saranno allestiti tra locali comunali e di enti del privato sociale, mentre nella Casa Enzo Jannacci di viale Ortles, normalmente predisposta per ospitare 470 persone, il numero sarà ampliato a 600. Altri 100 letti saranno forniti dalla struttura di via Saponaro 40, gestita dalla Fondazione Fratelli di San Francesco d'Assisi, mentre 75 saranno dislocati nello stabile di via Mambretti 33, gestito dalla Fondazione Progetto Arca. «Nessuno verrà lasciato da solo all'arrivo del freddo, forniamo ben oltre i 1.248 disponibili durante gli inverni dell'amministrazione Moratti», sottolinea non senza riferimenti polemici l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Evidenziando che in questi anni di amministrazione arancione l'obiettivo è stato «superare una visione emergenziale del fenomeno della grave indigenza e costruire una programmazione costante ed efficiente dell'accoglienza, che valorizzi la tradizionale solidarietà ambrosiana e la grande risorsa di una società aperta ed inclusiva».
Il piano sarà attivo dal 15 novembre fino alla fine di marzo del prossimo anno. Poi, dal primo aprile al 30 giugno prossimi, resteranno 200 posti letto per accogliere i clochard più fragili, quelli più anziani o che hanno patologie fisiche. Intanto, chiunque voglia può dare una mano: domani comincia la consueta raccolta di sacchi a pelo, coperte di lana e indumenti invernali per aiutare chi vive sulla strada.
Sono 12 in diverse zone della città: piazzale Baiamonti, piazzale Baracca, via Bassini-via Valvassori Peroni, piazza Argentina, viale Papiniano-piazzale Cantore, Arco della Pace, piazza Selinunte, piazza della Repubblica, piazzale Maciachini, piazza Amendola-via Domenichino, piazza XXIV Maggio e piazza XXV Aprile, presso la sede della Fondazione Padri Somaschi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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