Una condanna rituale e un po' omissiva non basta. A tre giorni dall'intervento del sindaco continuano a piovere commenti sui cortei dell'odio contro Israele, segnati anche da cori antisemiti. Il centrodestra contesta la linea di Beppe Sala, che non ha mai citato la matrice islamica degli slogan più minacciosi. Le parole del primo cittadino, d'altra parte, con un'intervista al «Giornale» sono state criticate anche dall'ex presidente della Comunità ebraica Walker Meghnagi, le cui preoccupazioni sono state rilanciate ieri da due dei principali esponenti di Lega e Forza Italia. «Condivido le parole di condanna e i timori sulla sicurezza espressi da Meghnagi dopo la orribile manifestazione antisemita di Milano - ha detto il governatore - Io sto con il popolo di Israele, senza se e senza ma. Io sto con Gerusalemme Capitale».
E anche Mariastella Gelmini si è schierata: «È giunto il momento - anche per chi amministra la città - di non accettare più certi atteggiamenti.
Non bastano più le parole, ora ci aspettiamo fatti concreti» ha avvertito la coordinatrice di Forza Italia, il cui gruppo comunale presenterà una mozione: «Dopo le denunce - spiega il consigliere Fabrizio De Pasquale - è necessario che arrivi un'esplicita condanna anche da parte delle associazioni islamiche, specie quelle che siedono ai tavoli comunali. Spero che sia chiara a tutti la distinzione fra la critica a un governo e le parole che evocano l'odio contro gli ebrei o la distruzione di Israele».
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