Aggressione in centro: "Un pugno nell'occhio per rubare"

Andrea Pedretti, aggredito in centro a Milano, racconta al Giornale.it: "Quando ho urlato mi hanno dato un pugno nell'occhio. Ora ho una prognosi di 20 giorni. Queste cose non dovrebbero succedere"

Aggressione in centro: "Un pugno nell'occhio per rubare"

Furti, rapine, spaccio e aggressioni. Dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni, Milano si è trasformata in un far west. E non si tratta solamente della periferia, ma ora la paura arriva anche nel centro del capoluogo lombardo. L'ultimo agguato, in ordine di tempo, è avvenuto qualche giorno fa, nella centralissima zona tra via Panfilo Castaldi e via Tadino, a due passi da Porta Venezia. La vittima, Andrea Pedretti, ha raccontato al Giornale.it che, la notte dello scorso 24 luglio, stava rientrando a casa, quando due uomini lo hanno avvicinato e aggredito.

Andrea, cos'è successo?

"Quella notte stavo rientrando a casa, quando due ragazzi di colore mi hanno avvicinato. Uno di loro mi ha buttato a terra, mentre l'altro cercava di tenermi fermo, per rubarmi la borsa. Inizialmente mi tappavano anche la bocca, per impedirmi di urlare. Poi sono riuscito a liberarmi da quella mano e ho gridato. È a quel punto che uno dei due mi ha colpito, sferrandomi un pugno nell'occhio sinistro. Poi entrambi sono fuggiti, dopo avermi sfilato l'orologio. Nessuno è venuto in mio soccorso, perché la strada era deserta".

All'agguato, durato solo qualche secondo, infatti, non ha assistito nessuno, come confermato da Andrea anche nel verbale della denuncia presentata il giorno successivo alla stazione dei carabinieri Moscova. Attualmente, sono in corso gli accertamenti degli inquirenti, che starebbero visionando le telecamere per cercare di rintracciare i due aggressori. Dopo l'agguato, Andrea è andato all'ospedale Fatebenefratelli di Mialno, per farsi visitare.

Cosa ti hanno detto i medici?

"Mi hanno riconosciuto le ecchimosi e una frattura del paviemento oculare di sinistra: hanno rischiato di sfondarmi l'occhio. Gli specialisti hanno controllato se fosse necessaria un'operazione. Mi hanno detto di no, ma perché il tutto si sistemi ci vorranno 5 mesi. E nel frattempo mi hanno dato 20 giorni di prognosi. Io me la sono cavata così, ma se a prendere quel pugno fosse stata una ragazza, avrebbe anche potuto rimetterci la vita". Il referto medico, che Andrea ci ha fatto leggere, parla di "ematoma periorbitario e perzigomatico sinistro, con segni di enfisema oculare" e di una "frattura plurifocale del pavimento dell'orbita di sinistra".

Prima dell'aggressione ti sentivi sicuro?

"In generale, dopo la pandemia da Covid-19, Milano si è svuotata. In molti sono tornati al Sud o rimangono a casa grazie allo smart working. E la città si è riempita di queste persone, tra cui gli spacciatori, che stanno tutto il giorno seduti sui gradini, nella zona centrale di Milano. In più, dopo il nuovo coronavirus, la situazione è peggiorata: i poveri sono diventati ancora più poveri e questi soggetti sono diventati più aggressivi. Per questo bisognerebbe intensificare i controlli, che qui ci sono solo di giorno, ma sono necessari di notte, perché Milano sta diventando il far west".

Sono diverse le aggressione registrate nell'ultimo periodo a Milano.

Due settimane fa, in 7 giorni, ne erano state dichiarate almeno 12. "Qui, queste cose non dovrebbero succedere- conclude Andrea- Spero davvero che facciano qualcosa per sistemare la situazione".

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