Anziana massacrata col ferro da stiro: fermati due stranieri

Sono stati fermati due sudamericani che avrebbero tentato una rapina finita in tragedia con la morte dell’anziana

Anziana massacrata col ferro da stiro: fermati due stranieri

La polizia ha sottoposto a fermo del pubblico ministero due sudamericani, ritenuti responsabili dell'omicidio di una 90enne, Fernanda Cocchi, avvenuto nella sua abitazione di via Ponte Seveso lo scorso giovedì 28 ottobre. Gli agenti della squadra mobile, durante la loro attività investigativa svolta con il supporto della polizia scientifica, hanno individuato ieri i due uomini, di origine sudamericana, che avrebbero rapinato e ucciso (il reato è contestato in concorso) la 90enne. Sono risultati entrambi conosciuti alle forze dell’ordine perché con precedenti penali.

Era stato inscenato un incendio

Secondo le prime informazioni si tratta di un 22enne ecuadoriano e di un peruviano di anni 44, che risulterebbe aver avuto alcuni contatti con la vittima antecedenti alla sua morte. I due, secondo quanto fa sapere la polizia, avrebbero commesso una rapina finita in tragedia. Inoltre, i poliziotti hanno sequestrato ai due fermati alcuni effetti personali di proprietà dell’anziana. La 90enne, invalida, era stata trovata morta dai vigili del fuoco all'interno del suo appartamento in via Ponte Seveso a Milano. I pompieri erano intervenuti per spegnere un principio di incendio, chiamati da alcuni passanti che avevano visto del fumo uscire dall’abitazione della donna. Una volta entrati nell’appartamento, i vigili del fuoco avevano trovato il corpo senza vita.

Fin da subito gli investigatori della Squadra mobile di Milano avevano ipotizzato che il rogo potesse essere stato appiccato apposta, per cercare di sviare le indagini di un tentato furto. Inizialmente infatti sembrava che l’anziana fosse deceduta a causa dell’inalazione del fumo prodotto dall’incendio, ma un esame più accurato sul cadavere aveva rivelato che la vittima era morta in seguito a un colpo alla nuca proveniente dall’utilizzo di un ferro da stiro. Subito era quindi stata avviata una indagine per omicidio. Quando i pompieri erano arrivati davanti all’abitazione per spegnere le fiamme avevano trovato la porta d'ingresso chiusa ma con la serratura aperta e le chiavi ancora inserite all'interno della toppa. Non sembra vi fossero segni di scasso, e quindi la vittima poteva aver aperto ai suoi carnefici.

Incastrati dalle telecamere

Oggi la svolta nelle indagini con l’arresto dei due sudamericani, ritenuti i presunti assassini della donna, che sarebbero stati incastrati dalle immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza, sia quella installata nel condominio che quelle posizionate lungo la via.

Secondo l’indagine condotta dagli uomini della Omicidi, guidati dal dirigente Marco Calì e dal vice Alessandro Carmeli, i fermati sarebbero stati ripresi in un orario compatibile con quello della morte dell’anziana, avvenuta verso le 15.15 di giovedì. I due presunti omicidi si trovano ora nel carcere milanese di San Vittore in attesa della convalida da parte del giudice del provvedimento firmato dalla pm Rossella Incardona.

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