Milano, rapina in casa del senatore Caliendo

È stata svaligiata sabato pomeriggio l'abitazione di Porta Romana del Senatore Caliendo dopo che i ladri si sono intrufolati consapevoli del fatto che i proprietari fossero assenti

Milano, rapina in casa del senatore Caliendo

La casa del senatore Giacomo Caliendo (FI) è stata svaligiata da alcuni tpoi d'appartamento che sono entrati nell'abitazione sabato pomeriggio mentre i proprietari erano assenti

Un brutto fine settimana per il senatore Caliendo che si è trovato la casa svaligiata una volta rientrato nell'abitazione. I ladri hanno sottratto i gioielli di famiglia, per un valore di 10mila euro e una somma di denaro in contanti. La denuncia è arrivata dallo stesso senatore, che poche ore dopo essere rincasato si è diretto nella vicina caserma e ha denunciato il fatto ai Carabinieri. I contanti spariti ammonterebbero a 500 euro mentre il valore dei gioielli denunciato è di 10mila euro.

Il palazzo in cui risiede il senatore è provvisto di telecamere a circuito chiuso, gli uomini dell'Arma hanno già sequestrato i nastri per poterne acquisire le immagini e cercare di riconoscere i ladri che hanno razziato la casa del politico di Forza Italia.

Giacomo Caliendo, di 76 anni, è uno tra i massimi esponenti di Forza Italia. Durante la sua lunga carriera politica è stato anche sottosegretario alla giustizia durante la legislatura di Berlusconi. Nonostante le sue origini napoletane ha vissuto gran parte della sua esistenza a Milano visto che subito dopo la sua laurea in giurisprudenza alla Federico II si è immediatamente trasferito nel comune lombardo. Infatti, proprio a Milano ottiene la funzione di giudice dopo aver svolto una breve attività forense come consigliere amministrativo all'Inps di Napoli. La sua carriera da giurista ha visto toccare l'apice con l'elezione all'interno del Consiglio Superiore della Magistratura. Il sottosegretario viene iscritto nel registro degli indagati per presunta violazione della Legge Anselmi.

Infatti, secondo l'accusa Caliendo avrebbe militato nell'associazione segreta della P3 in cui fu assolto Verdini a marzo di quest'anno. Caliendo invece è stato assolto tempo prima, nel 2012 il Gip di Roma archivia la sua posizione.

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