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Un milione di controlli, a Milano è boom di Daspo

Il questore ha presentato i dati della sicurezza: aumentano pedopornografia e sequestri di droga

Un milione di controlli, a Milano è boom di Daspo

«La pandemia aumenta i reati commessi attraverso la rete» dichiara Tiziana Liguori, primo dirigente della Polizia postale lombarda. E che la pedopornografia, tra questi, sia al primo posto non era certamente inimmaginabile visto che il lockdown ha avuto un impatto fortissimo su questo genere di reati. «Per fortuna le piattaforme ci fanno continue segnalazioni e c'è una grande cooperazione a livello internazionale» conclude Liguori, non prima di aggiungere che, proprio da questo genere di reati informatici, la Postale ha recuperato in Lombardia circa 800mila euro di proventi di reati informatici.

Chi si aspettava ieri, nella sala Scrofani della questura, una sorta di rewind dei dati interforze diffusi circa un mese fa dal prefetto Renato Saccone - seppur concentrato solo sulla polizia di stato di cui oggi ricorre il 170esimo anniversario dalla fondazione (la celebrazione milanese si farà stamane a partire dalle 11 al Teatro Strehler) - potrebbe essere rimasto stupito. I reati calano, non è una novità, accade già da qualche anno. E seppur si parli sempre di numeri, il questore Giuseppe Petronzi tende anche a voler ridurre la percezione d'insicurezza dei milanesi. Lo fa parlando, ad esempio, di attività mirate sulla movida.

«La città vive un bioritmo tutto suo: ci sono alcune zone che in determinate fasce orarie hanno delle caratteristiche specifiche; siamo in una stagione particolare, si stanno abbassando le misure di contenimento del Covid quindi nelle zone più tipiche, dove c'è la movida, bisogna trovare un punto di caduta». «Occorre quindi - continua il questore - salvaguardare la vivibilità per quanto riguarda i cittadini e la fruibilità degli spazi da parte delle persone: noi ci siamo, siamo presenti e stiamo facendo delle attività proprio mirate su queste specifiche aree».

Nel 2021 a Milano sono state arrestate 3mila803 persone e 1.062.365 controllate. Per quanto riguarda il contrasto allo droga, sono stati sequestrati 2mila653 chili di sostanze, in prevalenza hashish, con 1.088 persone arrestate. Nel 2021 la polizia ha anche sequestrato beni per un valore totale di 4 milioni e 481mila 825 euro.

Sul fronte dell'immigrazione, nel 2021 risiedono regolarmente a Milano quasi mezzo milione di cittadini extracomunitari, a fronte di 2.510 provvedimenti di espulsione o allontanamento emessi dal prefetto e 306 persone rimpatriate. I principali paesi di origine dei cittadini extracomunitari sono Egitto (quasi 81mila), Filippine (circa 50mila) e Repubblica Popolare Cinese (oltre 46mila).

«Per ora non registriamo emergenze nell'arrivo dei profughi che scappano dalla guerra in Ucraina, siamo attrezzati per verificare il rispetto delle normative» ha aggiunto Petronzi. Il tema «è estremamente delicato - ammette il questore - e bisogna trovare il punto di caduta tra l'esigenza di accogliere al massimo e i controlli».

Solo per via aerea, e prevalentemente all'aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) al 14 marzo scorso erano arrivati 6.000 ucraini. E molti di più via terra tramite numerose iniziative spesso non coordinate. «C'è il problema dei minori non accompagnati - ha detto Petronzi - per il quale ci coordiniamo con il Tribunale dei Minorenni».

Ma un dettaglio, non esattamente ininfluente nel bilancio totale di questi dati, non poteva sfuggire all'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato. «Il questore Petronzi, che ringrazio per il lavoro quotidiano, ha sottolineato che a Milano, nel 2021, gli stranieri arrestati sono stati il 60% del totale. È evidente, quindi, che il numero altissimo di clandestini a Milano crei seri problemi alla città» ha sottolineato De Corato.

Che ha preso in esame anche i dati dei Daspo urbani emessi dalla questura l'anno scorso, 250. «I numeri del contrasto alla criminalità, senza dubbio lodevoli, non spengono però il campanello d'allarme sicurezza, che nel capoluogo lombardo continua a suonare» conclude l'assessore regionale.

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