Il teatro alla Scala ha rialzato il sipario sabato sera dopo sei mesi di lockdown con un concerto dedicato a medici e infermieri impegnati nella lotta al Covid. Pubblico rigorosamente contingentato. Nelle stesse ore, al parco Sempione centinaia di giovani si scatenavano sui ritmi hip hop, senza freni, mascherine e alla faccia del distanziamento sociale. Da venerdì e per tutto il weekend il Sempione ha ospitato il festival antirazzista «Abba Vive», promosso dal centro sociale Cantiere e dal comitato che tiene viva la memoria di Abba Abdul William Guiebre, il 19enne originario del Burkina Faso ucciso in via Zuretti il 14 settembre del 2008 dai gestori di un bar. Dopo i tornei sportivi durante la giornata, sabato sera sul palco del teatro Burri immerso nel parco si sono alternati vari gruppi per il concerto «Hip hop 4 Abba». E i video della serata girati ieri sui social hanno riacceso le polemiche sulla movida senza controlli, specie quando di mezzo ci sono i centri sociali. «Inutile scrivere Dpcm e ordinanze varie se poi non si fanno rispettare le regole, o meglio si fanno rispettare solo ai gestori dei locali, non muovendo un dito di fronte a episodi che non credo sia necessario specificare di quale matrice politica siano - attacca il consigliere di Forza Italia nel Municipio 1, Filippo Jarach -. Centinaia di giovani assembrati e senza mascherine sono un'offesa a chi lavora negli ospedali per salvaguardare la salute di tutti. L'ordine pubblico e la sicurezza sono in capo a questura e prefettura ma anche al sindaco della città. Dov'erano i vigili? E perchè il Comune ha autorizzato lo spettacolo a fronte delle restrizioni?». Jarach avverte che «non devono esistere due pesi e due misure, se i gestori delle discoteche costrette a chiudere ora si infuriano hanno perfettamente ragione». La manifestazione, fanno sapere da Palazzo Marino, in realtà si è svolta per tre giorni senza alcuna autorizzazione. É evidente che ci sia una tolleranza sull'evento, per evitare disordini. Hanno fatto capolino anche esponenti di sinistra.
Le immagini non sono sfuggite al commissario cittadino della Lega Stefano Bolognini, assessore regionale al Welfare: «Il parco, - sottolinea - è stato invaso fino a notte fonda da centinaia di giovani ammassati che ballavano senza mascherina violando gravemente le norme anti Covid. Il sindaco domani (oggi, ndr.) dovrà riferire in consiglio comunale su cosa è successo e soprattutto come mai, ancora una volta, sono mancati i controlli della polizia locale». Anche il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico intende portare in aula il caso e, più in generale, la questione movida. «Non è ammissibile - sostiene - che mentre i locali del divertimento serale rimangono obbligatoriamente chiusi ogni angolo della città sia preso d'assalto da giovani che si ubriacano, fanno schiamazzi e spesso si massacrano di botte. I residenti di via Malpighi, via Lambro e via Lecco da quando il Comune ha consentito l'occupazione di suolo pubblico con i tavolini dei bar, non chiudono occhio e nessuno interviene nonostante le tante chiamate.
Per non parlare dei centri sociali che, nella totale illegalità, organizzano feste e rassegna musicali. In Consiglio chiederò per l'ennesima volta di convocare una commissione ad hoc». E malumori si registrano anche tra i gestori dei locali in zona.
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