«Da quel che ho visto mi sembra un progetto un po' improvvisato e non sostenibile». La sovrintendente ai Beni architettonici e Paesaggistici di Milano, Antonella Ranaldi, è contraria all'ipotesi di piantare trenta palme in piazza San Vittore, davanti alla basilica e all'ingresso del Museo della Scienza. L'assessore alla Mobilità del Comune Marco Granelli ha presentato lo scorso 30 gennaio nel Municipio 1 il progetto di riqualificazione complessivo dell'area limitrofa alla stazione M4 di Sant'Ambrogio, lavori a carico dalla società che sta realizzando la quarta linea del metrò e che riguardano piazza e via San Vittore, via Olona, via Carducci e le strade limitrofe. Avevano ovviamente colpito l'occhio i rendering che mostravano 30 palme alte davanti alla basilica. «Il progetto nel suo complesso - recitava la nota ufficiale di Palazzo Marino - è già stato condiviso e approvato alla Sovrintendenza con cui si è lavorato anche ai fini di garantire l'accessibilità». Ranaldi assicura invece che «c'è stato un equivoco, non ho mai visto quel progetto». Anche dal Comune hanno sostenuto ieri che il via libera a cui si riferiva la nota riguardava solo la parte del progetto in Sant'Ambrogio e che quella delle palme per ora è una «suggestione». Tant'è, tale rimarrà a quanto pare visto che il giudizio della Sovrintendenza è tranchant. E l'equivoco ha comunque generato gli sfottò del centrodestra. Il caso è stato sollevato dal Corriere, che da un mini sondaggio sulle lettere ricevute ha potuto trarre che sette milanesi su dieci sarebbero contro.
«La smania propagandistica della Sinistra non conosce limiti - afferma il consigliere della Lega Gabriele Abbiati -. Addirittura voleva piantare palme davanti al Monastero e alla Basilica di San Vittore, dopo l'addio dei cantieri della M4. Le palme che creano un effetto orrendo. Fortunatamente la Sovrintendenza è contraria, anche se la vera bocciatura è stata per Sala: sette milanesi su dieci hanno detto no a questa intervento». Anche il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Paquale sottolinea che «Granelli ha presentato al Municipio il progetto senza averlo sottoposto alla Soprintendenza e senza il suo benestare.
Siamo di fronte a dilettanti che vogliono farsi belli con rendering a effetto e con idee progettuali per suscitare like, secondo loro. È per questo modo di pianificare e controllare i lavori che M4 viaggia con 7 anni di ritardi».
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