Un appartamento popolare è stato occupato abusivamente da due ladre dell’Europa dell’Est e poi trasformato in un deposito per la merce rubata dalle ladre. Nella casa sono stati trovati circa 50 profumi di marca ancora confezionati, vestiti di noti sarti, gioielli e altri oggetti griffati, molti dei quali con le placchette antitaccheggio attaccate. Valore della refurtiva almeno 20mila euro. L’appartamento non era adibito solo a cassaforte ma fungeva anche da alloggio dove le due furfanti abitavano con un bambino. L’allegra famigliola ha occupato per diverso tempo, ovviamente illegalmente, lo stabile di proprietà del Comune di Milano e gestito da MM, in zona Bicocca, precisamente in via Asturie 8. A riportare la notizia è stato Il Giorno che ha anche spiegato come MM ha scoperto le due ladre. Tutto sarebbe accaduto per caso, in seguito a un guasto idrico. Venerdì scorso infatti i tecnici sarebbero dovuti andare nell’appartamento per delle perdite d’acqua. Anche se, come spiega Il Giorno, già era arrivata una denuncia a MM di un alloggio occupato abusivamente in via Asturie 8, nella scala H. I tecnici fanno le indagini del caso e lo stabile risulta regolarmente occupato da un egiziano. A questo punto gli addetti decidono di recarsi personalmente sul luogo per verificare la reale situazione esistente. Quando giungono davanti all’abitazione trovano la porta d’ingresso spalancata e la portafinestra del balcone scassinata.
Salta subito all’occhio che qualcuno si sia intrufolato nel locale senza averne le chiavi. Prima cosa chiudono la casa in modo che nessuno possa rientrare senza autorizzazione. In seguito si recano dal portinaio dello condominio per interrogarlo sui movimenti tra le quattro mura sotto sequestro. Si scopre così che l’egiziano non vive più in quel posto dallo scorso dicembre e che sono invece due donne con bambino a occupare la casa. MM contatta la famiglia dell’uomo scomparso e viene a conoscenza della sua morte, avvenuta in Egitto nel mese di Aprile. Il 16 novembre una donna telefona a MM chiedendo di poter rientrare nel suo alloggio che ha trovato chiuso. Al suo interno vi sarebbero tutti i suoi effetti personali e vorrebbe tornarne in possesso. Inventa anche la storia di aver ricevuto le chiavi di casa da un nipote del deceduto, suo collega di lavoro. I tecnici entrano intanto nell’appartamento per riparare il guasto idrico e trovano di tutto e di più: profumi, borse, vestiti. Nuovissimi e di marca.
Venerdì 23 viene chiamata la polizia per un sopralluogo. La donna viene fermata per essere interrogata. Secondo le prime indagini la merce sarebbe stata rubata in alcuni negozi in corso Buenos Aires.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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