Palazzo Bovara, a tavola con i piatti di Leonardo, un omaggio pop degli chef stellati

Martedì 7 alle 13 appuntamento con la cucina rinascimentale: dal "brodo di ciceri" al piatto di portata reinterpretato con 10 ingredienti diversi. Cento ncuochi provenienti da oltre 40 Paesi a Milano per la Giornata mondiale delle cucine italiane. La scrittrice Marina Migliavacca Marazza racconta aneddoti sulla vita del Genio e presenta il suo libro "L’ombra di Caterina" dedicato alla mamma del Maestro

Palazzo Bovara, a tavola con i piatti di Leonardo, un omaggio pop degli chef stellati

A tavola con “I piatti di Leonardomartedì 7 maggio alle ore 13 a Palazzo Bovara, il Circolo del Commercio in corso Venezia 51, Confcommercio Milano celebra Leonardo da Vinci, e la presenza di 100 chef provenienti da oltre 40 Paesi riuniti in città per la Giornata mondiale delle cucine italiane e il lancio del progetto Melius - il network dei Best e Leading ristoranti italiani - che associa e promuove le migliori espressioni della ristorazione italiana nel mondo. L’evento che fa parte delle iniziative per Milano Food City è realizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, TuttoFood Fiera Milano e Melius, con il supporto di Apci – Associazione professionale cuochi italiani.

Così, nel cortile di Palazzo Bovara, gli chef preparano la zuppa di ceci secondo la ricetta del “Brodo de ciceri” (brodo di ceci) del Maestro Martino da Como (1430-1500), “celebrity chef” ai tempi di Leonardo: piatto che, contemporaneamente, sarà cucinato in centinaia di ristoranti nel mondo. Non solo, clou dell’evento è un simbolico Omaggio Pop a Leonardo con la ri-creazione di un piatto da portata rinascimentale per un grande banchetto basato su 10 elementi, tra cui un involtino d’acciuga in cima a una rondella di rapa scolpita a mò di rana; un’altra acciuga avvolta attorno a un broccolo; un petto d’uccello; un uovo di pavoncella; un testicolo di pecora con panna (freddo); una zampa di rana su una foglia di tarassaco e uno stinco di pecora cotto, con l’osso.

Piatto interpretato da grandi chef stellati: Marco Bottega (Aminta, Genazzano Roma), Davide Caranchini (Materia, Como), Heros De Agostinis (Beck at Brown's, Londra); Felice Lo Basso (Felix, Milano); Angelo Sabatelli (Angelo Sabatelli, Putignano, Bari), Tano Simonato (Tano passami l’olio, Milano), Luigi Taglienti (Lume, Milano), Nicola Cavallaro (Un posto a Milano); Armando Codispoti (Osteria Rossini, Beirut), Donato De Santis (Cucina Paradiso, Buenos Aires). Ciascuno di loro interpreterà uno degli elementi in linea con il pensiero di Leonardo e, soprattutto, con i valori della cucina italiana emersi negli ultimi cinque secoli.

Cibo rinascimentale ma anche cultura con la partecipazione della scrittrice Marina Migliavacca Marazza che racconterà aneddoti sulla vita di Leonardo e poi, alle 15, presenterà il suo libro L’ombra di Caterina dedicato alla mamma del Maestro.
In occasione dell’evento sarà distribuita la Foody-bag antispreco di Milano Food City, realizzata da Rebox e Edenred con i partner di Milano Food City: Confcommercio e Camera di Commercio di Milano, Coldiretti, Fiera Milano, Fondazione Umberto Veronesi e Fondazione Feltrinelli e il patrocinio di Comune di Milano e Regione Lombardia. Food-bag quest’anno in edizione speciale dal titolo Genio e Creatività con un richiamo a tutti gli eventi del palinsesto leonardesco di Milano.

LEONARDO E LE RIME DEL "VIVER BENE"
E per Milano Food City 2019, la settimana dedicata alla sana alimentazione e alla lotta agli sprechi, ecco le rime che compaiono negli scritti vinciani, una breve poesia nella quale compare una sintesi pragmatica di uno “stile di vita” a misura d’uomo e di natura.
(Foglio 213 verso Codice Atlantico):

"Se vuoi star sano, osserva questa norma:
Non mangiar senza voglia e cena lieve,
Mastica bene e quel che in te riceve
Sia ben cotto e di semplice forma.
Chi medicina piglia, mal s’informa.
Guarti dall’ira e fuggi l’aria greve;
Su diritto sta, quando da mensa leve;
Di mezzogiorno fa’ che tu non dorma.
El vin sia temperato, poco e spesso,
Non fuor di pasto né a stomaco vuoto.
Non aspettar, né indugiare il cesso.
Se fai esercizio, sia di picciol moto.
Col ventre resuppino e col capo depresso non star,
E sta coperto ben di notte.
El capo ti posa e tien la mente lieta.
Fuggi lussuria e attieniti alla dieta".

Molti sostengono che Leonardo fosse vegetariano basandosi soprattutto su alcune sue osservazioni seminate nei suoi scritti sul rispetto per gli esseri viventi e sull’aneddotica alimentata dal Vasari che mostra il genio del Rinascimento acquistare uccelli in gabbia dai venditori per liberarli in un gesto fortemente simbolico. Che Leonardo rispettasse molto ogni forma di vita, è certo; sapeva benissimo che anche l’uomo altro non è che un animale.

Che davvero non toccasse carne non è dato saperlo con certezza, anche perché nelle sue liste della spesa la carne compare, con la selvaggina e il pesce, ma può darsi che la facesse acquistare per darla ai suoi lavoranti di bottega.

Tutti gli appuntamenti in programma in città su www.milanofoodcity.it

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