Patto Comune-Regione per togliere il pavè. Ma in 4 anni rimossi solo 6.130 metri quadri

Il sindaco Sala accetta di aprire un tavolo. Nel 2023 intervento in via Montegani

Patto Comune-Regione per togliere il pavè. Ma in 4 anni rimossi solo 6.130 metri quadri

Patto tra Comune e Regione contro il pavè «trappola» per ciclisti e scooteristi. Il neo assessore alla Sicurezza in Lombardia Romano La Russa (FdI) due giorni fa ha sollecitato il sindaco: «Ci sono troppi incidenti, invece di realizzare ciclabili in ogni dove dovrebbe garantire la sicurezza stradale a chi usa la bici.Il Comune studi un piano serio per sostituire o riposizionare il pavè». E Beppe Sala ieri ha replicato: «Se vogliamo collaborare anche con Regione in un confronto che deve vedere però anche la Sovrintendenza al tavolo, perchè molti dei limiti sono poi legati ai vincoli che ci pone. Io ho detto molte volte che non sono contrario a rimuovere parte del pavè. Va tutelato quello che ha un senso storico ed è inserito in un contesto architettonico veramente antico ma ad esempio in via Torino io il pavè non ce lo vedo. Ci sono binari e masselli, circolare con le due ruote è veramente difficile. Poi le bici vanno sui marciapiedi e siamo punto e a capo». Pronto quindi ad aprire il tavolo con Regione, «che la politica avesse idee diverse anche su questo sarebbe bizzarro, quindi sono disponibile a ragionarci». Anche se l'esempio di via Torino Sala lo fa dalla campagna per le primarie del Pd nel gennaio 2016: le ha vinte, è diventato sindaco e per sei anni il «tavolo» con la Sovrintendenza per affrontare il caso lo ha più volte annunciato e mai convocato. Che sia la volta buona?

Ad oggi l'unico maxi intervento programmato per il 2023 è la rimozione dei masselli in via Montegani, in zona Stadera, 9mila metri quadrati che non ricadono tra le aree vincolate dalla Sovrintendenza. Ad oggi le strade della città sono ricoperte da 650.500 metri quadrati di pavè, per 495.22 mq si tratta di masselli e 155.279 mq cubetti. Certo in quattro anni, dal 2019 al 2022 (ormai quasi al termine), sono stati rimossi solo 6.130 mq di pavimentazione in masselli (circa 1,500 mq all'anno). Nello specifico: 200 mq in via Circo (nel tratto tra via Cappuccio e piazza Mentana), 500 in via San Sisto, 230 in piazza Cardinal Massaia, 2.700 mq in via Palestro (da piazza Cavour e via Marina) e 2.500 in piazzale Porta Lodovica. Lo scorso novembre il Comune aveva ottenuto l'ok dalla Sovrintendenza anche per via Olivetani, Gian Battista Vico e Cesare Battisti e non su via San Vittore. Per ora però non sono garantiti interventi a breve.

«Sono naturalmente disponibile a un dialogo con il Comune - afferma Romano La Russa - anche se a parti inverse, nel tempo, raramente c'è stata la stessa disponibilità. All'illuminato sindaco Sala, alfiere della sinistra ambientalista, e ai suoi assessori Granelli e Maran, suggerisco di montare in sella alle bici e percorrere con me via Beato Angelico in zona Città Studi e viale Ludovico il Moro sui Navigli per comprendere di cosa stiamo parlando. Non metto in dubbio che in alcune vie del centro il pavè storico vada preservato ma in altre non c'è più ragione. E tempo fa la manutenzione dei masselli veniva svolta a regola d'arte». Oggi, puntualizza l'assessore regionale, «vediamo inutili colate di bitume nero a tappare i buchi. Siamo arrivati al colmo: invece di mettere in sicurezza la carreggiata, ci si limita a posizionare un cartello di strada dissestata accompagnato dal limite a 30 km/h.

Mi auguro che al più presto si preveda un intervento decisivo e definitivo a tutela della sicurezza di ciclisti, motociclisti e pedoni». Purtroppo, ironizza, «qualcuno non si è ancora accorto che le carrozze e i cavalli di una volta sono stati sostituiti da auto e camion».

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