Il Pd implode in Comune: nasce il gruppo anti Renzi

Gentili e Tosoni i primi ad aderire al progetto di Pisapia Lunedì debutto in aula con Limonta, Pirovano e Conte

Il Pd implode in Comune: nasce il gruppo anti Renzi

«David Gentili è uscito dal gruppo». La chiacchiera del giorno nei corridoi di Palazzo Marino ieri ricordava il famoso romanzo di Enrico Brizzi. Protagonista non è Jack Frusciante ma il primo consigliere comunale che ha annunciato l'uscita dal Pd per formare un nuovo gruppo con esponenti che aderiscono al progetto «Insieme» lanciato domenica scorsa a Roma da Giuliano Pisapia. «In questo momento storico e politico - ha scritto nel lungo intervento su Facebook - credo sia necessario sostenere il percorso politico nato dall'incontro e dall'impegno comune di molte persone e degli esponenti e militanti di Campo Progressista e Articolo 1 Mdp. Dalle scorse amministrative il dato incontrovertibile che è emerso è la crescente disaffezione al voto. Una forza politica di sinistra che chiede discontinuità con l'azione di governo degli ultimi 3 anni e, con capacità innovative, pone al centro della propria azione politica, il contrasto alle diseguaglianze, il lavoro, la solidarietà e i diritti, può rimotivare al voto, alla politica, all'impegno civico e scongiurare un governo delle destre o alleanze alternative al Centrosinistra». Gentili, tra i più antirenziani in Comune già durante l'ex giunta Pisapia, chiarisce dunque: «Esco dal Pd, costituirò a Palazzo Marino un nuovo gruppo e proseguo nell'impegno a sostegno di questa amministrazione e alla costruzione di un'esperienza analoga nel panorama lombardo e italiano». Il nuovo gruppo sarà ufficializzato lunedì, il nome conterrà sicuramente la parola «Insieme» e dall'inizio ne faranno parte i consiglieri di SinistraxMilano Paolo Limonta e Anita Pirovano, la Pd Natascia Tosoni e Emmanuel Conte, eletto con la lista civica «Noi, Milano». Per ora rivolge parole di incoraggiamento ai colleghi la consigliera musulmana del Pd Sumaya Abdel Qader, negando un'ipotesi di adesione, anche se secondo i beneinformati sarà questione di mesi. Anche la dem Paola Bocci, che domenica era a Roma sotto il palco di Pisapia e Bersani, è in una fase attendista. Il fuoco amico tra renziani e pisapiani non tarderà a manifestarsi in aula e rischia di «impallare» i lavori, non sarà un passaggio indolore per Sala. L'assessore dem Pierfrancesco Majorino è convinto che «per il Comune non cambierà nulla. É invece un ulteriore segnale al Pd, con Gentili perdiamo una delle persone piu valide, un consigliere e presidente della Commissione Antimafia molto determinato. Se il Pd non cambia andremo a sbattere a livello nazionale». Il capogruppo dem Filippo Barberis dice: «Prendo atto ma non condivido la scelta, continuo credere convintamente ad un Pd plurale, in cui convivano posizioni diverse. Le scelte non hanno comunque nulla a che vedere con la politica cittadina, continueremo a lavorare in maniera coesa, a sostegno del sindaco e della città».

Per il capogruppo Fi Gianluca Comazzi invece «l'implosione del Pd avrà pesanti ricadute anche a livello locale, siamo molto preoccupati per la costituzione di un gruppo che sposta l'asse sempre più a sinistra, quell'asse che dice no a tutto».

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