Pisapia spende 200.000 euro per sostituire le bandiere di Milano

A Milano al via il piano di rinnovo dei vessilli esposti sugli edifici pubblici. Alla modica cifra di quasi mille euro a bandiera

Pisapia spende 200.000 euro per sostituire le bandiere di Milano

Esporre bandiere logore e incolori, siamo d'accordo, non è un bel biglietto da visita. Ma 200mila euro per sostituire i vessilli degli edifici pubblici è comunque una bella cifra, soprattutto in tempi di crisi. Il comune di Milano, in previsione di Expo 2015 e del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea, si prepara a sostituire tutte e 225 le bandiere più usurate della città: 89 dell’Unione Europea, 108 tricolori e 28 del Comune. Per un costo complessivo di quasi mille euro a bandiera. Questo perché oltre al vessillo bisognerà rinnovare anche pennoni, aste e carrucole che svettano sulle facciate di scuole ed altri edifici pubblici. La cifra stanziata per questa operazione consentirà anche di creare un piccolo deposito che permetta una sostituzione più tempestiva in futuro.



L'uso delle bandiere è regolato da una legge del 1998, spiega il Corriere della Sera, e c'è anche un decreto del presidente della Repubblica promulgato nel 2000 che stabilisce le modalità di esposizione degli stendardi sugli edifici della pubblica amministrazione. Almeno per qualche anno i milanesi potranno ammirare le bandiere nuove e, se dimenticano quanto sono costate, sorridere guardandole.

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