Procione sequestrato, la proprietaria potrà rivederlo

In Ucraina, paese da dove arrivano sia la bestiola che la donna, questi animali sono ritenuti domestici. Lucio, questo il suo nome, era infatti entrato in Italia con regolare passaporto e libretto sanitario

Procione sequestrato, la proprietaria potrà rivederlo

Qualche giorno fa è balzato agli onori della cronaca un simpatico procione che, foto alla mano, passeggiava tranquillo al guinzaglio per le vie di Baggio, quartiere a sud-ovest di Milano. Fatto in effetti curioso vedere quella bestiola per le vie cittadine, come fosse un cagnolino. I carabinieri di Milano, in seguito alle numerose segnalazioni avevano avviato le indagini. Anche perché questa specie è ritenuta pericolosa, in quanto portatrice sana di rabbia e leptospirosi. L’animaletto in questione, il cui nome si è scoperto essere Lucio, il 4 novembre scorso era stato quindi rintracciato, sequestrato e trasportato in un centro apposito che si sarebbe preso cura di lui, con l’intenzione di reinserirlo gradualmente nel suo ambiente abituale. Peccato però che il suo ambiente abituale sembra proprio essere la città.

Il procione si chiama Lucio

La sua padrona avrebbe raccontato che Lucio non è un animale selvatico, bensì da compagnia. E che in Ucraina è normale avere un procione in appartamento, al pari di un cane o di un gatto. Insomma, Lucio è da considerare un animale domestico. Almeno in Ucraina. La 53enne, privata del suo amico peloso, ha fatto un appello disperato per cercare di riaverlo, o quantomeno di vederlo, “Ridatemi Lucio, il mio procione. Grazie a lui sono rinata dai maltrattamenti che ho subito”. La donna infatti avrebbe raccontato di aver salvato Lucio da morte certa, di averlo curato, nutrito e amato, quando il cucciolotto aveva solo due settimane di vita. “L'ho portato in Italia regolarmente vaccinato, microchippato , con regolare passaporto e libretto sanitario. L'ho chiamato Lucio come omaggio alla mia mia passione per Lucio Dalla”. La 53enne ha salvato il procione e lui sembra aver salvato lei. La donna, grazie a Lucio, sarebbe infatti rinata dopo i maltrattamenti subiti e denunciati nel 2017. Qualcosa adesso sembra essersi mosso.

Una prima vittoria

Il pubblico ministero Sara Arduini, avrebbe infatti accolto la richiesta dell’avv. Giorgia Leone, legale della proprietaria, di acconsentire a fare incontrare la sua cliente e Lucio. L’incontro, come scritto dal magistrato del provvedimento, avverrà in Emilia Romagna, all’interno della struttura dove si trova al momento la bestiola. Chi se ne sta attualmente occupando avrebbe fatto sapere che"Lucio sta bene e gioca”. Ancora senza risposta l’istanza dell'avvocato che si è appellata al Trattato di Lisbona nel quale si legge che “L’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere di animali in quanto esseri senzienti”.

Facendo anche riferimento al sentimento di dolore che Lucio potrebbe provare in questo momento lontano dalla sua mamma umana.

Senza dimenticare, come ha spiegato il legale, che “Gli animali possono essere di grande aiuto in momenti di fragilità come quello che vive la mia assistita, a causa delle violenze che ha subito”. La 53enne rischia ancora di essere processata per la detenzione di una specie che, in Italia, è ritenuta un pericolo per la salute e l’incolumità pubblica.

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