Sala "convocato" in aula dopo l'allarme sui conti e i pellegrinaggi a Roma

Buco di 200 milioni. Alla seduta il ministro Gelmini e i deputati. Protesta di FdI e Lega: "Parlamentari zittiti"

Sala "convocato" in aula dopo l'allarme sui conti e i pellegrinaggi a Roma

Il sindaco aveva gettato il sasso nello stagno circa un mese fa. «Senza almeno un paio di centinaia di milioni da parte del governo non riusciamo a chiudere il Bilancio di previsione 2022, abbiamo tempo fino al 31 maggio e continuo a manifestare le nostre difficoltà ai ministri e ne ho parlato anche al premier Mario Draghi» era stato l'allarme a margine della presentazione del Salone del Mobile. E già allora il capogruppo FdI Riccardo Truppo aveva protestato: «C'è un problema economico di tale importanza e dobbiamo venire a scoprirlo a margine di un evento pubblico?».

Prima ha raccolto le firme per chiedere a Sala di riferire sullo stato dei conti in un Consiglio comunale straordinario, poi ha chiesto di estendere l'invito in aula ai parlamentari milanesi, per «fare squadra con chi può rappresentarci istituzionalmente dato che le gite romane del sindaco non hanno prodotto finora dei risultati». E dunque il consiglio straordinario si terrà oggi, due ore di dibattito a partire dalle 16.30, ci sarà una breve introduzione del sindaco e poi sarà l'assessore al Bilancio Emmanuel Conte a presentare la relazione tecnica in vista dell'approvazione del preventivo, seguirà il dibattito contingentato dei consiglieri. Sarà presente e invitata a parlare per conto del governo invece il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini.

«La seduta straordinaria - commenta il capogruppo Fi Alessandro De Chirico - è una grande opportunità per arrivare all'approvazione del bilancio previsionale con un po' di consapevolezza in più. Spero che la risposta dei parlamentari eletti nel territorio sia positiva, anche perché dovranno essere loro a battagliare in fase di approvazione in Parlamento del Def. Ho invitato il ministro di Fi Gelmini che con piacere ha accettato nonostante il poco preavviso, a dimostrazione di quanto abbia a cuore Milano dove nello scorso mandato è stata recordwoman di preferenze. A malincuore non potrò partecipare alla seduta perché il Covid ha colpito anche me seppur in forma lieve. Se fossi stato presente avrei evidenziato che in passato i governi hanno riservato a Roma capitale un trattamento speciale. Spero che quest'anno sia Milano a ricevere un occhio di riguardo in più, utile a far ripartire la nostra economia che è da sempre traino di tutto il Paese». I parlamentari saranno seduti nell'emiciclo (inizialmente era previsto che prendessero posto tra il pubblico, il centrodestra ha protestato). Per il Pd dovrebbero partecipare i senatori Simona Malpezzi, Franco Mirabelli e Eugenio Comincini, la deputata Barbara Pollastrini e anche l'eurodeputato Pierfrancesco Majorino.

Polemici Lega e Fdi che chiedevano che i parlamentari potessero prendere la parola. «Così è poco utile, l'obiettivo era sapere quali risorse potrebbero arrivare a Milano attraverso il lavoro di ogni schieramento» sostiene il capogruppo leghista Alessandro Verri. Per la Lega ci saranno Laura Ravetto e Federica Zanela. Idem Truppo (e tra i deputati FdI ieri c'era la tentazione di disertare): «Rappresentanti istituzionali imbavagliati». E in aula chiederà a Sala spiegazioni sui conti, «va bene l'effetto pandemia ma siamo sicuri che abbia dirottato in maniera efficiente le spese».

Aleggia come sempre l'accusa di aver sprecato fondi (ad esempio) «su ciclabili inutili e già da rifare invece di concentrare le risorse sul Welfare» avverte Andrea Mascaretti (FdI). Sala chiede allo Stato coperture come nei due anno passati sui mancati incassi dalla vendita dei biglietti Atm o il calo delle entrate dalla tassa di soggiorno (che anche passata l'emergenza sarà nettamente in calo rispetto agli anni pre Covid).

In attesa di conferme la giunta ha congelato in via precauzionale fino al 31 maggio 200 milioni di spesa corrente, quasi 50 sul settore Welfare, 20 sulla Scuola. Il Comune ha 334,7 milioni di avanzi ma potranno essere usati come «piano b» solo in fase di assestamento.

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