Più visitatori. Nonostante la crisi. Il Salone del Mobile è al giro di boa e rispetto allo scorso anno conta già un sorprendente «più». La sorpresa sta nel fatto che dalle porte del Salone la crisi non entra. Anzi. Lo dice - senza nascondere una certa soddisfazione - Claudio Luti, presidente del Cosmit, l'ente organizzatore della fiera milanese. «C'è tanta gente. Già il primo giorno c'è stata una maggiore affluenza rispetto allo scorso anno. E non è una cosa usuale. Tradizionalmente il Salone del Mobile fa i numeri maggiori nella biennalità in cui espone Cucina e Bagno, come l'anno scorso. Abbiamo lavorato molto per questo».
Significa che in fiera non soffiano venti di crisi?
«Qui dentro si respira un'aria positiva. Il settore è riconosciuto da tutto il mondo come leader. Non ha competitor. Qui si sente che nessuno ci può portare via il mercato. Sul «Figaro» l'altro giorno hanno titolato che siamo la fiera più importante al mondo e sappiamo che i francesi con noi non sono teneri. Tutto il mondo è costretto a venire qui in questa occasione. Siamo una grande opportunità e dobbiamo ripartire da questo».
In che modo?
«Tradurre innovazione e creatività in marketing. Siamo più bravi a produrre che a venderci rispetto a francesi e tedeschi. Ed è quello che dico a tutti i politici che vengono. Oggi ci sono 140 mercati esteri a disposizione. Ma non ci si inventa esportatori con un viaggio all'estero».
In concreto, subito, cosa dovrebbe e potrebbe essere fatto?
«Ad esempio potrebbero essere attivati nelle ambasciate dei centri per l'export dove le aziende possono appoggiarsi. E sarebbe a costo zero».
Anche quest'anno il Salone ha contagiato tutta la città.
«Tutti fanno eventi. Con il sindaco abbiamo trovato un accordo per lasciare tutti i musei aperti e gratuiti. Con Atm in poco tempo siamo riusciti a attivare il biglietto unico integrato acquistabile on line. Il prossimo anno cercheremo di migliorare ancora i servizi, magari col biglietto integrato acquistabile anche in edicola».
A proposito di trasporti, oggi ci sarà lo sciopero dei treni...
«Questo ci mette piuttosto in difficoltà. Lo sciopero certo non aiuta, anche perché sabato e domenica il Salone è aperto al pubblico. Bisognerebbe non penalizzare questa occasione che è unica per Milano. Daremo una brutta immagine. Dovremmo cercare di non mettere in difficoltà chi arriva per il Salone».
Come succede con gli alberghi. Tutti si lamentano per i prezzi, aumentati in questi giorni anche del 60%.
«È vero, sono arrivate anche a noi tantissime lamentele. Ne ho discusso col sindaco e ho tentato di parlarne anche con gli albergatori ma purtroppo, almeno per quest'anno, senza alcun risultato. C'è molta speculazione, purtroppo e alcuni hotel addirittura hanno costretto i clienti a prendere la camera per tutta la settimana. Come primo anno non sono riuscito, ma ci proverò il prossimo a trattare ancora con gli alberghi».
Altri buoni
propositi?«Il primo è a breve scadenza. Dopo domenica dobbiamo pensare a lunedì. Le aziende che sono venute qui, gli oltre 2500 espositori hanno fatto un grande sforzo creativo e economico che da lunedì si deve concretizzare».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.