Fontana è al lavoro, il centrodestra convinto al suo fianco. «Con lealtà e concretezza» assicura la coordinatrice di Forza Italia Mariastella Gelmini. Con autentico «entusiasmo» scandisce il capogruppo di «Noi con l'Italia» Alessandro Colucci, mentre la segretaria regionale di Fdi Paola Frassinetti garantisce che a destra l'avvocato-sindaco «troverà un alleato leale e determinante per la vittoria finale». Scontata la convinzione della Lega: «È il miglior candidato per continuare il lavoro - assicura il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi - e per alzare l'asticella a iniziare dall'autonomia».
Alla presentazione del candidato governatore, in una sala delle Stelline piena di militanti ed eletti, il centrodestra insomma si carica per una campagna lampo, che dovrà portare l'ex sindaco di Varese ai piani alti del Pirellone dopo la rinuncia del presidente uscente Roberto Maroni.
Sono sei i partiti che sostengono il candidato governatore del centrodestra. Oltre ai quattro pilastri dell'alleanza politica, ci saranno (ed erano al tavolo delle Stelline) anche i Pensionati, oggi in Consiglio con Elisabetta Fatuzzo ed Energie per l'Italia di Stefano Parisi, rappresentata alla presentazione dal coordinatore Alberto Cavalli. Lo stesso Fontana ha annunciato che potrà contare anche su un polo civico-autonomista, «erede» della lista Maroni. «Oltre ai partiti presenti alla presentazione - ha spiegato - ci sarà una lista civica che mi sosterrà, rivolta a persone che non hanno un orientamento di partito». «L'idea - ha aggiunto - è di farla guidare dal professore Stefano Bruno Galli e di partire da quella già esistente Maroni presidente: tecnicamente si può fare», e «se non sarà possibile, raccoglieremo le firme».
In effetti, l'ufficio di presidenza ieri ha sancito che Sono tredici le liste che non dovranno raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni, in quanto legate a gruppi già presenti al Pirellone. Lo ha certificato l'ufficio di presidenza del Pirellone. Oltre ai pariti maggiori ci sono le due nuove liste legate alla candidatura di Giorgio Gori («Gori presidente» e «Obiettivo autonomia per la Lombardia con Gori»), la «Civica popolare» degli ex Ncd finiti a sinistra e «Lombardia progressista» legata all'area di Giuliano Pisapia. Sancito che «Energie per la Lombardia» di Parisi potrà non raccogliere le firme, perché il gruppo c'era ancora il 5 gennaio, quando sono state convocate le elezioni. L'ufficio di presidenza del Consiglio ha infine stabilito che sarà consentito il cambiamento di nome alla lista «Maroni presidente». Dopo la rinuncia del governatore in carica a correre per un secondo mandato, il gruppo costituirà la base per la costruzione della lista civica legata al nuovo candidato del centrodestra Fontana.
Sul piano politico intanto, viene
archiviato il possibile accordo fra Pd e Liberi e Uguali: «Io domani (oggi, ndr) parteciperò all'assemblea di Leu in Lombardia per indicare il candidato di Liberi e Uguali» taglia corto Nicola Fratoianni di Sinistra italiana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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