La «Fase 2» non sarà un liberi tutti, semmai un regime di libertà (molto) condizionata e in cui bisognerà rassegnarsi a passare tanto tempo in fila, anche per andare ai giardini. Ma almeno da domani riaprono alcune attività, take away, i parchi a «numero chiuso». E aumenterà il traffico, anche a causa della capienza sui mezzi Atm ridotta al 25%. Il sindaco ha firmato l'ordinanza che allunga fino al 31 maggio la sospensione di Area B e Area C, idem la sosta a pagamento (ma tornano i divieti nei giorni dei mercati rionali, bisogna prestare attenzione) e si potrà circolare da domani e per tutto il mese nelle zone a traffico limitato e nelle corsie riservate ai mezzi pubblici. Una misura necessaria per evitare il caos, ma gli ambientalisti insorgono: i Genitori Antismog contestano a Sala che «non ha senso aprire preferenziali e Ztl, vanno potenziati i bus e fatti circolare velocemente», i Cittadini per l'Aria parlano addirittura di un'ordinanza che «riporta Milano agli anni '70» e per i Verdi «così Milano è libera di avvelenarsi».
Nonostante la protesta degli ambulanti che vedono i colleghi nel resto della Regione al lavoro già dal 29 aprile, a Milano i mercati rionali non ripartiranno prima di giovedì, il Comune sta ancora decidendo quali saranno riattivati e le misure di distanziamento sociale. Riapriranno invece tutti i parchi, senza distinzione tra recintati e non, ma con ingresso contingentati e regole precise a cui attenersi. L'assessore al Verde Pierfrancesco Maran ha già avvertito che «potremmo prevedere di chiudere puntualmente parchi e aree laddove si verifichino frequenti violazioni». É allo studio un sito per informare i cittadini sulla saturazione dei parchi in tempo reale. Intanto, un elenco di norme sarà appeso all'ingresso, tradotto anche in inglese. Accesso consentito solo a persone senza febbre o sintomi da infezione respiratorio e che non siano in quarantena, bisognerà camminare a un metro di distanza, correre a due metri dalle altre persone, possibile sedersi sulle panchine ma mantenendo un metro di distanza, vietato fare feste, pic nic, assembramenti, usare aree giochi e attrezzi sportivi. L'assessore allo Sport Roberta Guaineri ha precisato ieri ai runner che «fa male, molto male correre con le mascherine e per questo motivo non sono indicate, ma occorre rispettare le distanze di sicurezza, anche quando si incrociano le persone. La Regione chiede di indossare scaldacolli o mascherine abbassate, in modo da poterli utilizzare in caso di ravvicinamento, mi sembra complicato ma così è».
L'Idroscalo riapre (a metà) giovedì, con orario allungato dalle 7.30 alle 21 per spalmare le presenze (gli sportivi amanti dell'alba e del tramonto potranno lasciare più spazio nelle ore centrali alle famiglie). Nella prima fase apre l'area compresa tra la testata Nord e la zona Sud e rimane chiusa la parte ovest del parco, dalla zona Sud fino alle tribune. Mascherina obbligatoria per tutti (salvo i bimbi sotto i 6 anni), accessi contingentati solo dall'ingresso 3 Riviera Est, con misurazione della febbre. É consentito passeggiare, fare attività motoria, usare bici, monopattini elettrici, skate ma no alle attività ludiche compreso l'uso della spiaggia, anche i bagni nel «mare dei milanesi» dovranno attendere. Almeno due volte al giorno saranno sanificate le panchine. Le attività delle società sportive, solo quelle individuali, saranno svolte secondo le regole delle Federazioni per gli sport professionistici e si potrà pescare da riva nelle zone consentite e a distanza di almeno 2 metri tra le persone. Chiuse anche qui le aree gioco dei bambini.
E a proposito di bimbi, in vista dell'organizzazione di Summer School estive o nel caso di parziale riapertura di nidi e materne, il Comune sta mappando le esigenze delle famiglie con figli da zero e 6 anni. Sulla pagina Facebook della Rappresentanza Cittadina Milanese (i rappresentanti dei genitori che hanno figli iscritti a nidi e materne comunali) si chiude oggi il questionario che sarà consegnato (in forma anonima) domani agli assessori Paolo Limonta e Laura Galimberti. Viene domandato ad esempio se in caso di riattivazione dei nidi o delle materne in questa fase della pandemia i genitori manderebbero sempre, mai, da 2 a 3 volte a settimana o solo per attività all'aperto i figli.
«É possibile che asili e nidi riaprano con orari ridotti - è un altro dei quesiti -, in questo caso per le esigenze della tua famiglia preferiresti un'apertura dalle 7.30 circa, dalle 9.30, dalle 11, dal primo pomeriggio o è indifferente?».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.