Dopo la bravata, i sanitari del 118 arrivati al civico 2 di via Pescarenico, a Milano, sede della scuola media Gemelli, i visitati sul posto dai soccorritori sono stati 35. Altri tre, invece, hanno accusato fastidi più intensi e sono stati trasportati in ospedale per tutti i controlli del caso. Secondo quanto riportato da Milano Today, a scatenare il panico tra i giovani studenti sarebbe stato lo spray al peperoncino spruzzato nei bagni della struttura.
L'allarme e i primi sintomi
Secondo quanto ricostruito finora, il responsabile del gesto non sarebbe ancora stato individuato. L'allarme è scattato questa mattina, intorno alle 11.38, quando i primi alunni hanno iniziato a manifestare fastidio agli occhi e bruciore alla gola. Così, nell'istituto sono stati chiamati gli equipaggi di sette ambulanze e di due auto mediche, oltre ai carabinieri del radiomobile e della stazione Milano Barona e i vigili del Fuoco.
Il bilancio della bravata
Il primo bilancio dell'incidente parla di 35 ragazzini coinvolti, tutti di età compresa tra gli 11 e i 13 anni. Tre di loro sarebbero finiti in ospedale: una 13enne, con pregressi problemi di asma, è stata infatti accompagnata nella struttura ospedaliera del San Paolo in codice giallo, una 11enne alla De Marchi e un altro 13enne nello stesso pronto soccorso, entrambi in codice verde. La sostanza, infatti, oltre al bagno, si è diffusa rapidamente anche nei corridoi (e in qualche classe) della scuola.
Le ipotesi dei responsabili
In base alle prime ricostruzioni fornite dai militari, a spruzzare la sostanza irritante potrebbero essere stati due allievi della scuola undicenni, che avrebbero azionato le bombolette all'interno delle toilette dell'istituto che frequentano. Subito dopo l'avviso, la scuola è stata completamente evacuata e la bonifica degli ambienti è stata affidata ai vigli del Fuoco. Anche in questa circostanza, come avviene spesso quando si parla di spray urticante, a spaventare è la velocità con cui la sostanza si spande nell'aria, provocando irritazioni oculari e difficoltà respiratorie.
Il caso di Crescenzago
Un caso molto simile era accaduto a fine ottobre, nella stazione della metropolitana di Crescenzago: anche in quella circostanza, per quella che sembrava una semplice bravata, un 17enne aveva spruzzato la sostanza ai tornelli nella stazione della linea verde M2, causando 10 intossicati.
In quel caso, nessuna delle persone coinvolte era stata ricoverata in ospedale. Il responsabile, però, ai poliziotti che lo avevano identificato e denunciato, aveva confessato di aver compiuto quel gesto solo "per scherzo" senza pensare alle possibili conseguenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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