Parlerà di ambiente e parlerà ai giovani: la XXII esposizione della Triennale ha a cuore il futuro, quello delle nuove generazioni e quello del pianeta. Per questo a pochissimi giorni dall'inaugurazione - prevista oggi con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - saranno i ragazzi a riempire i corridoi di viale Alemagna: quei ragazzi che il 15 marzo sciopereranno in tutto il mondo per dimostrare le loro preoccupazioni sul cambiamento climatico. Si tratta del #climatestrike la cui spinta propulsiva è la denuncia della 16enne svedese Greta Thunberg, che prima si è seduta in sciopero della fame davanti al parlamento del suo Paese, poi ha parlato a Strasburgo. A Milano lo sciopero farà tappa in Triennale per consentire ai ragazzi di ammirare BrokenNature, l'installazione permanente che parla di natura vilipesa. L'idea di invitare i giovani in un giorno in cui salteranno la scuola per una buona ragione - dimostrare che «non c'è più tempo» per salvare il pianeta - è venuta ieri durante la presentazione dell'esposizione al sindaco Giuseppe Sala: «Nei comportamenti i giovani sono più flessibili, ad esempio per loro il possesso di un'auto non è un obbligo». Dunque, «visto che quel giorno saranno comunque» fuori da scuola «venite qui, fatelo qua» è l'appello del primo cittadino.
D'accordo con il presidente della Triennale, Stefano Boeri che ha dato appoggio all'ipotesi, l'edificio progettato da Giovanni Muzio «sarà aperto gratuitamente per ospitare una giornata di dialogo con loro». Non si sa ancora come sarà strutturato l'incontro ma nelle intenzioni di Triennale e Palazzo Marino c'è quella di aprire un dialogo con le nuove generazioni su un tema caldo a partire dalla forma di denuncia più forte che ci sia, quella visionaria dell'arte. Se l'invito sarà accolto, Sala ne «incontrerà una delegazione a Piazza San Fedele» e poi «forse parteciperà alla visita».
Ed è proprio sull'ambiente che il sindaco si sta giocando tutto, a partire dalla fortemente voluta dall'amministrazione e fortemente contestata dai detrattori AreaB. Una misura che però Sala ritiene necessaria per «le future generazioni». Se la «natura si è rotta», a Palazzo dell'Arte sarà il Design ad occuparsi della sopravvivenza umana, come illustra il sottotitolo dell'esposizione «Design Takes on Human Survival»: «La Triennale torna a essere un luogo in cui si affrontano i temi del futuro ha spiegato Boeri, che è anche l'ideatore del Bosco Verticale come nella sua tradizione a partire dal 1947, momento importantissimo per il dibattito sulla ricostruzione del Paese dopo la guerra.
La cultura del progetto ha un ruolo importante nell'affrontare i grandi temi, e grazie all'allestimento di Paola Antonelli lo fa non solo con il design e l'architettura ma anche con gli aspetti della tecnologia, della scienza e dell'arte». La XXII Triennale si compone di due mostre tematiche e di contributi internazionali da 22 paesi e sarà aperta fino all'1 settembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.