Il viaggio senza fine di Fraintesa

La blogger esperta di viaggi Francesca Barbieri è scomparsa il 2 aprile a soli 38 anni per un tumore al seno: oggi a Milano inaugurato un murales che ricorda la sua battaglia civile

Murales per Fraintesa dell'artista Stefania Marchetto
Murales per Fraintesa dell'artista Stefania Marchetto

Da un po’ di tempo è esplosa in Italia la street art, l’arte da strada. Muri abbandonati, facciate di palazzi fatiscenti e angoli negletti diventano tele su cui artisti internazionali e locali possono esprimere tutta la loro creatività. Opere d’arte che spesso contribuiscono in modo determinante al decoro urbano e alla riqualificazione degli spazi pubblici. E lanciano messaggi importanti.

È il caso del muro d’angolo tra la piazza del Cimitero Monumentale e via Farini a Milano, nei pressi della fermata Monumentale della metropolitana 5 linea lilla. Da oggi su quel muro tutti possono fermarsi a guardare l’opera della street artist SteReal, al secolo Stefania Marchetto, che ha firmato il dipinto murale dedicato a Francesca Barbieri. Una travel blogger molto nota, purtroppo scomparsa lo scorso 2 aprile a 38 anni per un tumore al seno. Firmava i suoi resoconti con lo pseudonimo Fraintesa. Il murales riproduce l’ultima foto di Francesca sul suo blog: lei si porta le mani agli occhi a mo’ di binocolo e sotto c’è scritto “L’unico viaggio impossibile è quello che decidi di non iniziare”. L’opera è frutto di un impegno collettivo di tutti gli affetti di Francesca Barbieri, a partire dal suo compagno Andrea Riscassi, giornalista di Rai Sport e della figlia Marta Riscassi.

8 ottobre 2018: a Francesca Barbieri, una delle più importanti travel blogger in Italia, viene diagnosticato un tumore al seno. Esattamente un anno dopo, l’8 ottobre 2019, Fraintesa (come la conoscono i suoi lettori) inizia il giro del mondo in solitaria. Mentre è in Costa Rica, a circa due terzi del suo viaggio, si vede purtroppo certificata in ospedale l’avanzata delle metastasi. La Barbieri è costretta così a rientrare in Italia. Si spegne il 2 aprile 2021. Senza aver mai perso ironia, voglia di vivere e desiderio di raccontare pezzi di mondo e di umanità incontrati nei suoi viaggi (circa 50 Paesi visitati in 5 continenti diversi).

Andrea Riscassi sottolinea il senso più profondo dell’iniziativa artistica inaugurata oggi: “Le persone che hanno una malattia devono continuare a vivere. Francesca aveva la partita IVA, per lei ammalarsi è stato un problema complicato anche dal punto di vista lavorativo. Ma le persone non sono unità produttive. Francesca ci ha messo un anno a comunicare alla sua community di essere malata di tumore al seno. Si poneva anche il problema del suo lavoro, degli sponsor o, peggio, di uno sfruttamento pietistico della sua vicenda a beneficio di terzi. Mi ritrovo molto nelle parole del sindaco di Milano Giuseppe Sala, che è intervenuto all’inaugurazione del murales. Non può esserci un tabù sulle malattie tumorali né una morte civile che colpisca una persona ancora in vita”.

Francesca Barbieri si firmava Fraintesa perché giocava con intelligente ironia sui doppi sensi: proprio questa ironia è stata l’arma più efficace nel suo percorso nella malattia. C’è una raccolta fondi in nome di Francesca che si trova in rete in favore dell’AIRC (Fondazione per la Ricerca sul Cancro) e che servirà a far studiare alcuni ricercatori all’estero per perfezionarli sui tumori senologici : da aprile a oggi sono stati raccolti quasi 183mila euro.

“Vivi ogni giorno come se fosse il primo”: questa forse l’eredità più significativa di Francesca Barbieri, il titolo del suo diario di viaggio intorno al mondo interrotto per l’avanzare della malattia.

Concluso da Andrea Riscassi ed edito da Piemme, resta una testimonianza diretta ed efficace di amore per la vita e di superamento di tutti i tabù sui tumori, sulle malattie e sul concetto stesso di morte.

Da oggi Fraintesa ci guarda con il suo binocolo immaginario: un binocolo con il quale ha visto tanti posti nel mondo per poi raccontarli ai suoi numerosi lettori.

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