Torino - Silvio Berlusconi prende la parola al Lingotto per presentare ufficialmente la candidatura di
Roberto Cota a presidente della Regione Piemonte. Il presidente del Consiglio parla solo delle
elezioni regionali, all’inizio del suo intervento, ma dedica un inciso ad un aspetto della questione
giustizia, prendendo a spunto proprio il candidato Pdl: "Roberto ha un solo difetto, ha una moglie
magistrato...
Ma è una di quei magistrati perbene e - sottolinea - spero aumentino sempre di più". "Lunedì in
Consiglio dei ministri approveremo il disegno di legge anti-corruzione", ha proseguito il premier.
"Caso Mills, voglio assoluzione piena" Il premier sul caso Mills: "Domani non sarò in aula perchè mi hanno detto che non c’è bisogno della mia
presenza perchè sono questioni tecniche, in ogni caso io voglio venirne fuori con una assoluzione
piena come è logico che sia". "È un’invenzione pura. Noi non c’entriamo nulla è una cosa inventata come
tutti i processi" , ha proseguito. Il Cavaliere ha inoltre ricordato che i 600mila dollari oggetto del
contendere "secondo il fisco inglese sono il frutto di una parcella" professionale.
Ad un’altra domanda sui processi Berlusconi ha detto: "Sono il campione dell’universo degli
imputati". "Per fortuna la grande maggioranza dei giudici non appartengono a questa banda di
magistrati talebani. Ma che questi magistrati talebani esistano, che siano molto forti e che
intervengano con propositi eversivi nella vita democratica questa è una realtà asolutamente
incontrovertibile". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a
Torino commentando la sentenza di ieri della Cassazione al processo Mills.
"In Italia la sovranità è dei pm, non del popolo" A un giornalista che
gli ha chiesto come mai non abbia ancora fatto le riforme il presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, oggi a Torino ha risposto: "perché ogni volta che ci ho provato mi hanno circondato
con un processo diverso, ma adesso ci proviamo". "In base alla legge italiana un cittadino che viene attirato nel girone infernale (dei processi
giudiziari, ndr), si vede la vita rovinata, i suoi cari subiscono la stessa condanna. Noi avevamo fatto
questa legge (lodo Alfano, ndr) ma poi i giudici di sinistra l’hanno contestata, la corte
costituzionale, che è una corte dove 11 giudici sono dell’area della sinistra, ha dato ascolto ai Pm
e quindi la legge è stata abrogata. Oggi la democrazia è questa. Il popolo elegge il Parlamento,
che approva una legge e poi finisce così. In Italia la sovranità non è del popolo ma dei Pm". Il presidente del Consiglio parla di "un
disegno eversivo che abbiamo già visto in atto nel ’94".
"Mai conosicuto Di Girolamo, portato da An" "Non ho mai conosciuto il senatore Di Girolamo, non è stato portato da gente di Forza Italia: è stato portato da un
responsabile di Alleanza Nazionale che non ho il piacere di conoscere e quindi non posso dare una
risposta" sull’inchiesta in corso. In ogni caso, "la mia opinione è che è grave che esistano queste
situazion". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Torino, a
proposito dell’inchiesta che ha coinvolto Fastweb, Telecom Sparkle e il senatore Di Girolamo. La legge per l'elezione dei parlamentari all’estero "va assolutamente
cambiata perchè ha dato risultati negativi", ha consluso il premier.
"Regionali, scelta di campo" "Questa è la prima conferenza stampa della campagna elettorale per le elezioni
regionali. Agli italiani diremo che è una scelta di campo". Lo ha detto Silvio Berlusconi nel corso
della conferenza stampa in corso al Lingotto.
"Stop intercettazioni, stato di polizia" "Basta alle intercettazioni, le modificheremo, così è uno Stato di Polizia": lo ha ribadito Silvio
Berlusconi, nella conferenza stampa in corso a Torino. "La maggior parte delle telefonate che hanno rovinato delle persone - ha detto Berlusconi - si sono
rivelate prive di utilità al fine di individuare dei reati. Certo, ci devono essere prove serie per i reati,
ma non si possono gettare in pasto al pubblico le intercettazioni: sarebbe uno Stato di Polizia". "Cosa significherebbe il ritorno alla
sinistra? È la sinistra che lo dice: rintroduzione dell’Ici, radddopppio delle imposte su interessi e
rendite finanziarie fino al 25 per cento, introduzione dell’imposta sul patrimonio per ridurre il debito
pubblico". Così il premier Silvio Berlusconi ha aperto la campagna elettorale a Torino, dopo aver
elogiato il candidato del centrodestra alla guida della regione Piemonte Roberto Cota. "Un’altra cosa che vuole fare la sinistra - ha detto Berlusconi - è vietare i pagamenti in contanti
fino a 100 euro, dai 100 in su ci vorrà un assegno o una carta di credito o un bancomat.
Siamo allo stato di polizia tributaria". Poi, ha aggiunto il premier, la sinistra vuole le intercettazioni
e, infine, "la sinistra vuole non tenere aperte le frontiere per gli stranieri ma spalancarle, vuole
l’invasione degli stranieri perchè in Italia la sinistra vede una maggioranza di moderati che solo con
un massiccio intervento degli stranieri può concedere il voto".
"Crisi, usciremo meglio degli altri" "Abbiamo buoni motivi per non temere questa congiuntura mondiale. L’uscita dalla crisi non sarà veloce ma ne usciremo meglio degli altri". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nella conferenza stampa in corso al Lingotto. "Stiamo uscendo da questa crisi molto meglio degli altri", ha concluso.
"La sinistra vuole immigrati per combattere i moderati" Berlusconi torna sul tema dell'immigrazione, il leader Pdl conferma che quella di
oggi è la prima di una sua costante presenza nella campagna per le amministrative e rivolge
nuovamente critiche alla sinistra sul fronte dell’integrazione: "la sinistra - dice infatti - vuole
un’invasione di stranieri perchè solo con un massiccio ingresso di stranieri può ribaltare il piatto della
bilancia in un Paese di moderati che pensano quindi di battere con una massiccia presenza di
stranieri cui concedere, con il tempo, anche il voto".
Anm: "Accuse intollerabili" "Nel giorno
in cui un servitore dello Stato è stato ucciso in Afghanistan, l’insulto rivolto ai magistrati italiani da
parte del premier brucia come una intollerabile offesa al Paese, rispetto a cui chiediamo a tutte le
persone responsabili di reagire". Lo afferma il segretario dell’Anm Giuseppe Cascini, interpellato in
merito alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sui "pm talebani". "Quello
degli insulti è un clima in cui non vogliamo essere trascinati. Lo ribadiamo anche in questa occasione
- aggiunge il presidente dell’Anm, Luca Palamara - non accettiamo distinzioni tra una magistratura
buona e una cattiva, ma chiediamo riforme nell’interesse di tutti i cittadini". Per
Cascini, "è intollerabile questa escalation di insulti e aggressioni nei confronti della magistratura. La
decisione della Cassazione di ieri è la prova evidente che in Italia non c’è e non c’è mai stato alcun
complotto politico della magistratura nei confronti del presidente del Consiglio.
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