da Firenze
La strage in strada non si ferma e sotto accusa ci sono ancora lo sballo e la velocità. Il governo vara rivoluzioni del Codice della strada. «Bisogna formare ed educare alla sicurezza», sottolinea il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, intervenuto a un incontro dellUiga, lUnione dei giornalisti dellauto.
«Certo non possiamo pensare di chiudere le discoteche alluna di notte, ci sarebbe una sollevazione». E aggiunge: «Un tempo cera lora di educazione civica: dobbiamo riportarla nelle scuole, con quella stradale, perché la cultura della sicurezza diventi un fatto acquisito».
Il disegno di legge presentato venerdì inasprisce le pene, specie per neopatentati e guidatori ubriachi o drogati. Perché non un decreto?
«È lavvio di un processo più ampio per cui è opportuno un percorso parlamentare, puntando alla più ampia condivisione. E poi il Parlamento è intasato di decreti legge: meglio evitare il rischio di vederlo decadere. Chiederemo una corsia preferenziale, per passare lesame delle sole Commissioni. Abbiamo inserito nel disegno di legge Nicolais un articolo di delega per la modifica del Codice della strada e il relativo iter è già in stato avanzato».
Lobiettivo di dimezzare le vittime della strada entro il 2010 è più lontano...
«Leffetto della patente a punti si è molto attenuato e ci ha allontanato dal gruppetto di testa dei Paesi europei più virtuosi. Ecco dunque il pacchetto di misure in grado di rilanciare il trend positivo interrotto».
Quanto tempo passerà prima che il provvedimento diventi esecutivo?
«Contiamo che lo sia prima degli esodi estivi. Non enfatizzerei troppo, comunque, i pur gravissimi incidenti del fine settimana. Non dimentichiamoci che dei 5.500 morti allanno e dei trecentomila feriti, oltre il 70 per cento si verifica in ambito urbano e in condizioni diverse da quelle del sabato sera».
Il ministro Amato ha promesso un milione di controlli sulle strade.
«Quando lo ha detto mi è sembrata una favola! Significherebbe quintuplicare i controlli effettuati lo scorso anno».
Chissà che il braccialetto per il guidatore designato dal gruppo non faccia moda...
«La figura del guidatore che non beve, che emerge dal Codice etico promosso dal ministro Melandri e dai gestori dei locali, è una forma organizzativa già in voga nei Paesi del Nord Europa: se rispettata avrebbe indubbi riflessi positivi sulla sicurezza».
Si riparla dei 120 chilometri allora come velocità massima in autostrada?
«Non si tratta di ritoccare i limiti in modo generalizzato: sarebbe una sciocchezza.
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