Il calendario è sempre più cadenzato da giornate dedicate alla natura in senso lato, alla sua tutela e al suo rispetto. Scorrono di mese in mese la giornata mondiale dell'ambiente, degli oceani e della Terra; quella degli animali, dei panda e delle balene; quella contro l'inquinamento e quella a favore della riduzione dei disastri naturali. Come campanelli d'allarme o promemoria, queste giornate, promosse da enti e organizzazioni internazionali, vogliono ricordare e sensibilizzare l'opinione pubblica, che alla fine è fatta di persone, cioè da noi, sull'importanza di salvaguardare il delicato equilibrio ambientale con lo scopo di portarci a tamponare i molti e seri danni che lo stanno mettendo a rischio.
Sono ricorrenze utili, certo, ma da sole non bastano. Non bastano se restano date appese al calendario o doodle a tema visualizzati sul desktop del computer. Non bastano se si limitano ad accendere spie che, dopo poco, si spengono nella routine e perdono nel nulla. Perché è proprio nella routine che bisogna attivarsi e intervenire. Di questo iniziano a esserne (finalmente) convinte non solo persone, enti e associazioni, ma anche imprese e aziende che stanno orientando la propria gestione e attività in quest'ottica sostenibile. Ne è un esempio E.ON, tra i leader nel settore energetico in Italia, in Europa e nel mondo e tra i primi a lasciare le attività di generazione elettrica da fonti convenzionali alla volta di sistemi sostenibili, digitali e ad alto tasso di innovazione e tecnologia.
Il Gruppo tedesco - che conta 42mila dipendenti e 31 milioni di clienti in Europa, di cui oltre 800mila sono italiani sta dimostrando con i fatti già da anni il suo impegno green, scendendo per primo in campo, insieme ai suoi dipendenti, e offrendo a chiunque la possibilità di fare altrettanto. Dopo il successo dell'iniziativa Boschi E.ON, con cui l'azienda è riuscita a coinvolgere una buona fetta dei suoi clienti e con loro a raggiungere il traguardo di 83mila alberi piantati in Italia, adesso lancia Energy4Blue. Si tratta di un progetto appena avviato e già operativo destinato alla salvaguardia dei mari italiani. L'iniziativa vuole dare una risposta concreta all'emergenza delle nostre acque, partendo dalle spiagge e dai fondali marini per difenderli dall'inquinamento causato dalla plastica. Per farlo conta sull'appoggio di colleghi, amici, parenti e clienti che, aderendo alla nuova offerta di fornitura energetica da fonti rinnovabili E.ON LuceBlu, possono contribuire a sostenere il progetto e in particolare a ripulire dieci metri in una delle 250 spiagge italiane oggetto dell'intervento. «E.ON guarda al futuro e ha quindi a cuore la tutela dell'ambiente e del pianeta. Per questo abbiamo voluto orientare ogni aspetto della nostra attività verso la sostenibilità, attivandoci insieme ai nostri dipendenti e clienti», ha dichiarato Péter Ilyés, Ceo di E.ON Italia.
«Qui in Italia portiamo avanti la campagna #odiamoglisprechi con l'obiettivo di generare consapevolezza e coinvolgimento da parte delle persone verso temi e problematiche che toccano la vita di tutti i giorni e che possono essere affrontati con semplici accorgimenti nei comportamenti quotidiani», ha continuato il manager. «Come per il progetto Boschi E.ON abbiamo coinvolto i nostri clienti raggiungendo ottimi risultati, allo stesso modo intendiamo impegnarci con Energy4Blue nei prossimi anni per contribuire alla tutela del mare e della biodiversità».
Il progetto, che nasce in collaborazione con Legambiente, prevede uno sviluppo di almeno tre anni e, oltre ai mari, prende di mira altri due focus: la tutela delle tartarughe nel Mediterraneo, sempre più minacciate
dall'inquinamento da plastica nel mare, attraverso il sostegno dell'iniziativa di Legambiente Tartalove, e la realizzazione di progetti sperimentali e innovativi che consentano di ridurre la quantità di plastica nei mari e nei fiumi.
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