Una "prima" assoluta da non perdere la mostra in corso fino al 23 settembre a Tivoli, vicino a Roma, dove l'Istituto Villa Adriana e Villa d’Este propone E dimmi che non vuoi morire: il mito di Niobe, che il 6 luglio ha inaugurato la prima stagione espositiva del nuovo organismo autonomo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Progetto espositivo allestito nell’Antiquarium del Santuario di Ercole Vincitore, in occasione dell'anniversario della morte del poeta Ovidio, dove per la prima volta si può ammirare il gruppo scultoreo restaurato che racconta la tragica storia della regina di Tebe, rinvenuto nel 2012 nella piscina di una villa di epoca imperiale vicino a Ciampino.
Mostra di grande valore culturale perché il mito di Niobe è esplorato e sviluppato attraverso un’attenta analisi dell'evoluzione e della sua fortuna nei secoli: dall’iconografia della violenza nel Rinascimento si passa al XX secolo e si arriva fino al nuovo millennio, quando il tema è declinato in stilemi e rappresentazioni figurative che interessano l’attualità, come il genocidio e la guerra. Si celebra Ovidio attraverso l’analisi di un episodio delle Metamorfosi, un racconto lungo oltre duemila anni.
Inserita in spazi generalmente adibiti all’arte antica, la mostra rompe così la divisione tra passato e contemporaneo, tra esposizione temporanea e collezione permanente, con una commistione trasversale di questi logoi che metta in luce le caratteristiche intrinseche ai siti che compongono il nuovo Istituto. Il progetto propone infatti un percorso non soltanto visivo, ma anche letterario, immaginario e musicale, ispirandosi alla poesiadel grande poeta romano.
Oltre al gruppo scultoreo centrale, l’esposizione presenta un ampio panorama di capolavori che nei secoli hanno riguardato la vicenda di Niobe: pregiate ceramiche antiche a figure rosse, come quella del Pittore di Arpi rappresentante Andromeda e Niobe, insieme ai marmi bianchi proveniente dai secoli successivi e ai fregi rinascimentali realizzati da Polidoro da Caravaggio, fino al celebre Nudo e Albero firmato da Mario Sironi degli anni ’30 del ‘900 e al Red Carpet di Giulio Paolini che esprime l’atrocità della strage in chiave contemporanea.
La mostra è integrata da una pubblicazione che offre una panoramica esaustiva a livello iconografico in cui il mito viene approfondito attraverso le indagini più recenti che riguardano tutto il settore dei beni culturali, legate
all’affascinante storia di Niobe.Istituto Villa Adriana e Villa d'Este
Santuario di Ercole Vincitore
Via degli Stabilimenti 5 - Tivoli (Roma)
Orari: lunedì-domenica dalle 10 alle 18
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.