Attenzione al "phubbing": ecco perché può rovinare le vostre relazioni

L'eccessivo uso degli smartphone nella nostra quotidianità rovina tanti momenti intimi e le relazioni con gli altri: ecco cosa ne pensano gli studiosi e gli errori principali da evitare di commettere

Attenzione al "phubbing": ecco perché può rovinare le vostre relazioni
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Quante volte, in coppia o con un gruppo di amici, abbiamo notato lunghi momenti di silenzio con le persone intente a guardare lo schermo del proprio smartphone? Tantissime, innumerevoli e praticamente all'ordine del giorno. Questa pratica, se così vogliamo chiamarla, può avere importanti risvolti negativi per la vita di relazione in generale.

Il significato di phubbing

Secondo alcuni studi, quando si guarda a lungo lo schermo di un cellulare per scorrere le immagini e le storie di Instagram o Facebook invece di porre la corretta attenzione al proprio partner o agli interlocutori presenti si sta commettendo del phubbing: il termine inglese deriva da phone (ph) con l'aggiunta del verbo to snub (da cui snubbing) che significa ignorare. Chi viene ignorato reiteratamente per causa dello smartphone può causare irritabilità e arrabbiature nelle persone accanto. Questa parola esiste da già oltre 10 anni ma è entrata a far parte del linguaggio più moderno perché nel 2012 la tecnologia non era ancora così avanzata a cause delle ridotte funzionalità dei dispositivi che non consentivano il grande svago dei giorni nostri.

I problemi odierni

"Abbiamo iniziato a parlare di etichetta del telefono cellulare nel 2010, 2011 e i problemi non erano affatto vicini a quelli che stiamo riscontrando oggi", ha dichiarato al The Guardian Liz Wyse, consulente presso la società Debrett's, una delle massime autorità in materia di etichetta in Gran Bretagna. "Abbiamo stilato una guida molto semplice: 'Mettilo via quando incontri persone', quel genere di cose". Insomma, ci sono molte e importanti situazioni (ovviamente non soltanto a tavola), in cui l'uso dello smartphone è deleterio e dannoso come quando, ad esempio, si è in intimità con il proprio partner e si dà priorità alle notifiche e ai trilli che giungono sul proprio dispositivo. A meno che non si tratti di situazioni d'emergenza, gli esperti consigliano di metterlo in un'altra stanza per non incorrere nella tentazione di prenderlo e controllare compulsivamente cosa accade.

La stessa situazione si verifica appena svegli: invece di dare le giuste attenzioni a chi divide l'altra metà del letto, la priorità spesso diventa l'accensione del telefonino per controllare WhatsApp, la mail e numerose altre cose ignorando chi ci sta accanto. "Lo controlla prima ancora di guardarmi, poi se lo appoggia sul petto", ha dichiarato un intervistato al giornale inglese. "Che intimità! Nemmeno se stesse controllando qualcosa di importante!"

In molti non ci fanno caso, o non lo notano, ma anche i nostri cani e gatti vogliono le giuste attenzioni quando li portiamo fuori per una passeggiata o se stiamo giocando con loro tra le mura domestiche. "Se l'animale ha bisogno di una passeggiata e sei su TikTok, l'animale ha la priorità", ha dichiarato Diane Gottsman, esperta di etichetta e fondatrice della Protocol School of Texas.

Cosa succede a tavola e in strada

Ma le criticità di essere iperconnessi e sempre e costantemente "sul pezzo" non sono ancora finite: la tavola apparecchiata, per esempio, è uno spazio in cui non dovrebbero trovare spazio gli smaprtphone che si inseriscono tra piatti e portate e disturbano molto spesso la convivialità. "Nessuno ha ancora creato uno spazio per il telefono o il tablet. Il loro posto a tavola non c'è", sottolineano alcuni studiosi.

Molte critiche arrivano anche a chi, invece di guardare dove cammina per strada e sui marciapiedi, è intento a scorrere lo schermo del proprio dispositivo: secondo i ricercatori è sbagliato perchè staremmo "phubbando" tantissimi passanti. "Ogni volta che camminiamo per strada facciamo un sacco di mini-osservazioni e giudizi che significano che percorriamo la strada senza disturbare altre persone o irrompere in loro", ha dichiarato Liz Wyse. "Se guardi un telefono, lo rendi impossibile".

È sottinteso, ma gli studiosi spiegano altre situazioni in cui è sbagliato dare priorirità al telefonino: quando si guarda la tv con il proprio partner, ad esempio, ma anche durante cerimonie religiose in chiesa come matrimoni e funerali.

Se nel secondo caso prevale, nella maggior parte dei casi, il buonsenso e il raccoglimento, i matrimoni sono l'occasione perfetta per dare un'occhiata alle notifiche dopo aver scattato le foto agli sposi che fanno il loro ingresso per recarsi sull'altare.

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