Ha già più di un centinaio di sottoscrizioni l'appello firmato dai dipendenti di Microsoft all'azienda per chiedere di sospendere immediatamente ogni collaborazione con la polizia di frontiera statunitense.
La petizione arriva dopo le immagini choc giunte dal confine tra Usa e Messico, dove migliaia di bimbi figli di migranti centro-americani sono separati dalle loro famiglie e detenuti in gabbie da animali in attesa di conoscere la sorte dei padri e delle madri.
Uno spettacolo indegno che ha sconvolto il mondo e di cui i lavoratori dell'azienda fondata da Bill Gates "non vogliono essere complici".
"Crediamo che l'azienda debba prendere una posizione etica e mettere famiglie e bambini al di sopra del profitto - si legge nella missiva indirizzata allo chief executive Satya Nadella - Chiediamo la cancellazione dei contratti con la Immigration and Customs Enforcement. In quanto costruttori delle tecnologie usate da Microsoft, rifiutiamo di essere complici. Siamo parte di un movimento che sta crescendo ed è composto da molti lavoratori del settore che riconoscono l'importante responsabilità: chi crea potenti tecnologia deve assicurarsi che esse siano impiegate per il bene e non per fare del male".
L'azienda informatica creata da Bill Gates e Paul Allen ha stipulato un contratto da 19,4 milioni di dollari con la Ice per l'analisi dei dati e la fornitura di servizi di intelligenza artificiale. Ora però molti lavoratori giudicano immorale la cooperazione con un'istituzione che attua politiche ritenute eticamente inaccettabili e chiedono la risoluzione di quel contratto.
Anche in diverse aziende della Silicon
Valley come Google, Facebook e Apple molti dipendenti stanno facendo circolare email interne in cui si sponsorizzano raccolte di fondi e donazioni a favore nelle ong che si battono per il rispetto dei diritti dei migranti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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