"Con arabi e rom sarà guerra civile", questa sarebbe una delle frasi choc contenute in uno scambio di email, risalente al 2013, di Alice Wiedel, leader dell'Afd in Germania. Il quotidiano Welt, in queste ore, ha alimentato il dibattito politico tedesco, tirando fuori questa ed altre affermazioni ascrivibili, secondo il giornale tedesco, alla candidata per presidenziali di Alternative für Deutschland. Una formazione data attorno al 10% dei consensi, ben sopra il 5% previsto dalla soglia di sbarramento, dunque possibile grande novità del palcoscenico parlamentare teutonico. E l'email in questione sarebbe stata inviata dalla Wiedel ad una persona di sua fiducia: un certo J. La frase sulla questione dell'immigrazione, quindi, ma anche critiche pesanti ad Angela Mekel. "La ragione per cui siamo invasi da popoli kulturfremd, (ovvero "estranei alla cultura") come gli arabi, i sinti e i rom, è colpa dei nemici della costituzione che ci governano e che puntano alla sistematica distruzione della società borghese", avrebbe affermato la Wiedel all'interno della mail. Che non si sarebbe limitata a questo: avrebbe definito, peraltro, la Merkel e i membri del suo governo "maiali".
La conversazione privata, però, risale a parecchio tempo prima che la Wiedel sostituisse Frauke Petry alla leadership di Afd. Ai tempi faceva ancora parte di Allianz. La tempistica della pubblicazione del testo poi, suggerisce che possa essere in atto un tentativo, neppure troppo mascherato, di ridimensionare elettoralmente la forza populista e sovranista della Germania contemporanea. L'Afd, infatti, secondo una parte di analisti politici, avrebbe potuto, nel caso non avesse arrestato la sua avanzata, compromettere la rielezione della Merkel. Se i populisti fossero riusciti a ritagliarsi un grande consenso a destra, infatti, l'attuale Bundeskanzlerin avrebbe potuto avere qualche difficoltà numerica. Ma i sondaggi per ora parlano d'altro e le percentuali assegnate dai sondaggisti all'Afd non spaventano di certo il leader della coalizione formata da Cdu-Csu. Il dibattito scaturito dalla pubblicazione delle frasi, tuttavia, ha certamente scosso l'opinione pubblica e, nello specifico, l'elettorato moderato. A poco più di due settimane dal voto, insomma, così come era accaduto negli States, la polemica preelettorale si sta concentrando su una specie di mailgate, riguardante, questa volta, frasi che sarebbero difficilmente equivocabili. La candidata antiMerkel, in definitiva, è finita in un grosso calderone mediatico. Tra una quindicina di giorni sapremo se la polemica avrà avuto delle ripercussioni elettorali.
C'è da segnalare, infine, che sulla notizia restano alcune perplessità.
Si cercano, infatti, prove che la mail sia realmenta di proprietà della Weil. Più di qualcuno sospetta che la pubblicazione del testo abbia un intento prettamente politico. L'Afd, del resto, si sta giocando il terzo posto nello scacchiere elettorale delle ormai imminenti elezioni federali.
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