Arriva da Arequito, una cittadina di Santa Fe (Argentina), la drammatica storia di una giovane donna stuprata dal padre dalla tenera età di 9 anni. Dai numerosi abusi sessuali commessi dall'orco sulla propria figlia, sarebbero addirittura nati 4 bambini, ora tutti adolescenti.
A denunciare il mostro dopo anni trascorsi all'interno di un autentico incubo è stata la stessa vittima, oggi 32enne. Per tutto questo tempo, la donna non ha mai trovato il coraggio di ribellarsi e chiedere aiuto, troppo spaventata ed assoggettata al suo aguzzino. Al momento gli inquirenti stanno indagando per far luce sull'intera vicenda e verificare la paternità dei quattro ragazzi.
A finire in manette, un muratore di 57 anni. Il suo nome, come quello della figlia, non sono stati resi noti.
Secondo quanto riferito dalla stampa estera, in molti ad Arequito, cittadina composta da solo 7mila abitanti, erano a conoscenza di quanto stava avvenendo in quella casa degli orrori. Qualcuno avrebbe addirittura denunciato la situazione alle autorità locali, ma era necessaria la formale dichiarazione della vittima per far scattare dei provvedimenti.
“Lunedì una donna di 32 anni è andata alla polizia per dire che era stata violentata da suo padre dall'età di nove anni e che aveva dato alla luce quattro bambini di età compresa tra 11 e 19 anni”, ha dichiarato il procuratore statale Juan Pablo Banos, come riportato dal “Mirror”. Dopo la denuncia della vittima, sono immediatamente scattate le indagini.
Raggiunto il bungalow dove abita il 57enne, gli agenti hanno incontrato i 4 fino ad ora solo presunti figli dell'uomo. I ragazzi, per i quali il padre-padrone aveva scelto esclusivamente dei nomi biblici, hanno rispettivamente 11, 13, 17 e 19 anni. Sarà ora il test del Dna ad accertare che i giovani siano effettivamente nati dalle violenze commesse dall'orco sulla figlia. All'interno dell'abitazione di Arequito, sono state inoltre rivenute due pistole. Le autorità locali ritengono che il 57enne abbia in più occasioni utilizzato le armi per minacciare la sua vittima, obbligandola ad obbedire ai suoi ordini.
Nessuna notizia, invece, della madre della ragazza. La donna, infatti, aveva divorziato molto tempo prima dal marito.
Sembra finito, dunque, l'incubo della 32enne, durato ben 20 anni.
“È difficile comprendere questo tipo di situazioni dall'esterno, ma è comune in questo tipo di casi ed è ciò che gli
psicologi ci dicono quando li consultiamo”, ha spiegato Juan Pablo Banos. “Le minacce che lei riceveva ogni giorno l'hanno probabilmente portata a vivere intrappolata in un mondo da cui non poteva scappare”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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